Cani e cani

Riceviamo e pubblichiamo: “Sono un proprietario di cani di piccola taglia. Accolgo con piacere la campagna dell’ENPA per liberalizzare l’accesso de cani a tanti luoghi pubblici, dai cimiteri ai parchi ai musei. Tempo fa ho fatto notare l’assurdo divieto di accesso ai cani ai musei del Lazio (e non solo) e perfino al Barco di Villa Lante a Bagnaia, che è sostanzialmente un parco pubblico.

Il fatto è che ancora si generalizza sui “cani” senza fare alcuna differenza. Ci sono cani alti 80 cm e del peso di 80 kg e cani alti 5 cm e del peso di 2 kg; ci sono cani “normali” e razze di cani iscritte per legge in un elenco di cani pericolosi. Ci sono regolamenti che obbligano i proprietari a raccogliere le feci, a diluire le urine e comunque a curare che i loro beniamini non creino danni a persone e cose. In molti casi i cani di piccola e media taglia possono essere tenuti in trasportini e passeggini appositi, che di fatto costituiscono proprietà privata del padrone e sulla quale non si dovrebbe poter eccepire.

Che io sappia in musei, parchi e cimiteri è libero l’accesso ai passeggini per bambini; nè mi risulta che siccome c’è qualche imbecille che si diverte a vergare le sue iniziali sui monumenti o qualche protestatario anticonformista che getta minestra sui quadri esposti, le opere d’arte siano interdette alle persone civili. Per il resto, bastano i cestini portarifiuti, la cui presenza è segno di civiltà anche da parte delle istituzioni.

Il fatto è che sia nel legislatore che nelle persone comuni l’ignoranza, l’indebita generalizzazione, il pregiudizio regnano sovrani. Qualche giorno fa su un giornale online di Viterbo, che ospita le proteste dei cittadini, ma non le repliche quando queste sono errate o strumentali (scelta politica, evidentemente, piuttosto che culturale…), un lettore indignato per gli escrementi canini in giro per le vie della città ha rivendicato che la legge, fra l’altro, impone la museruola a tutti i cani, di qualsiasi razza e taglia, quindi sia ad un temibile pitbull che ad un dolce maltese. Ecco, a questo siamo. All’ignoranza, alle generalizzazioni più ottuse; e passi per i singoli, ché ognuno ha la testa che si merita, nel bene e nel male; ma che questo errore lo compia l’Istituzione non è ammissibile. Specie oggi che quasi una famiglia su tre ha un cane in casa (con enormi benefici per l’educazione dei figli). Certo, ci sono i cretini e gli incivili che riescono ad abbandonare le deiezioni dei loro animali senza raccoglierle perfino sotto un apposito cestino dei rifiuti (visto al parking del Centro Commerciale San Lazzaro): ma non deve pagare il santo per il peccatore…

Francesco Mattioli

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