Carbognano, FDI e Lista Civica: “Un nuovo Regolamento del Consiglio Comunale per affrontare le nuove sfide”

CARBOGNANO ( Viterbo) – Riceviamo da Marco Palma Fratelli d’Italia Carbognano e pubblichiamo: “Quando abbiamo approcciato al bilancio 2020 ed al pluriennale 2020-2022, lo abbiamo fatto innanzitutto chiedendo rispetto della Istituzione Comunale e dell’Organismo assembleare., in primis. Poi guardando al lavoro ed alla pianificazione. Ecco, prima ancora del dibattito politico, delle discussioni, delle divisioni e degli elementi di sintesi, c’è e ci sarà per noi e per tutti coloro i quali desidereranno far parte della squadra che cambierà il futuro del nostro amato Paese, il rispetto delle regole e la vera trasparenza nella gestione politica e nei rapporti all’’interno della Istituzione, con una proiezione su come realizzare la maggior parte degli obiettivi possibili”.

“Innanzitutto, con la produzione di alcuni ordini del giorno collegati al bilancio, la ripartenza dalla partecipazione che diventa consapevolezza e condivisione delle responsabilità nel momento in cui si creano strumenti partecipativi: pensiamo al bilancio partecipativo ed a forme di condivisione e delle strategie con l’istituzione della Camera consultiva delle realtà associative a sostegno dell’attività della Giunta e del Consiglio, quale strumento di supporto rispetto ai valori ed alle iniziative da diffondere in una comunità di piccole dimensione qual è Carbognano. Inoltre la crisi economica di un settore già abbandonato a se stesso, come il Commercio, con la creazione delle reti d’impresa (anche qui il risultato della gestione è zero), strumenti utili anche al rilancio del valore aggiunto del Comune stesso con iniziative che vanno, come noto , anche a beneficio del territorio e del decoro urbano”.

“Per noi la forma è e resta sostanza. Ecco perché, ad esempio, abbiamo immediatamente voluto dare un chiaro segnale immediato al Sindaco uscente rispetto alla richiesta di presentare gli emendamenti dalle ore 10 del Venerdì Santo (11 aprile, come indicato nella comunicazione dello stesso Venerdì) e per i 4 giorni successivi, scrivendo al Prefetto di Viterbo che, in sintesi, ci ha dato ragione, spostando la decorrenza dei 5 giorni dal martedì 14 successivo. Per non parlare delle azioni di visibilità sui quotidiani e on line rispetto al degrado, alla necessità di intervenire con maggiore attenzione per il decoro urbano nell’azione della posa cavi, la vicenda Talete, la disponibilità a dare una mano sul Covid, fino alle esigenze operative e partecipative di cui il Consiglio Comunale di dovrà dotare, partendo dalle commissioni consiliari. Tutti strumenti di conoscenza, perché, come diceva Socrate, “esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza”.

“A questo bilancio di gestione, il penultimo della Giunta Gasbarri, potevamo avere due tipologie diverse di approccio. La prima con la quale abitualmente si affrontano i bilanci nelle assemblee comunali da parte delle opposizioni, con valanghe di emendamenti per cercare di strappare il rifacimento di qualche strada magari di interesse particolare di qualche grande elettore, ma che palesa spesso solo capacità ricattatorie e non di prospettiva e di grandi ambizioni.

La seconda, più articolata e più complessa, ma politicamente più ambiziosa ed identificativa rispetto alla strategia che abbiamo in serbo sia per l’oggi che per l’immediato futuro: disegnare un percorso chiaro ed irrinunciabile per poter far diventare Carbognano tra i Comuni della Provincia di Viterbo a maggiore sviluppo e con il maggior tasso di partecipazione alla vita dell’Assemblea Comunale ed alla Vita Politica locale. Una vera rivoluzione culturale che passerà attraverso l’apertura e l’interazione dell’amministrazione agli altri Enti Locali della Tuscia sotto ogni profilo, di particolare importanza in un periodo di crisi drammatica che ha colpito ogni settore economico e produttivo, abbandonando l’isolamento nel quale è stato relegato”.

“Gli Ordini del Giorno allegati parlano di questo…ma non solo. Vogliono descrivere il “nostro” localismo inclusivo che non si isola ma che, al contrario, vuole aprire nuovi percorsi per ottenere contribuzioni da altre Istituzioni di livello superiore (Provincia, Regione, Stato e Unione Europea) proprio per integrare le attuali opportunità con iniziative che dovranno necessariamente abbracciare tutti i settori, partendo da quello nevralgico dell’agricoltura. Sugli emendamenti qualche consiglio sulla ottimizzazione della spesa per vedere evitati avanzi di gestione delle annualità precedenti, rivolgendo la nostra attenzione particolarmente al settore produttivo dell’artigianato, del commercio e delle piccole e medie imprese, con la necessaria attenzione alle politiche giovanili, dello sport e della cultura, intervenendo e sviluppando quanto di già veramente buono esiste, grazie ad imprenditori ed investitori illuminati ed affidabili su cui investire nuove risorse.La nostra è una squadra motivata, fatta di persone, donne e uomini, che hanno un trascorso nella loro vita professionale, politica e sociale. Ma solo noi non potremmo farcela a realizzare quello che già da qualche tempo andiamo dicendo e realizzando. E’ per questo che ci vorranno tante energie e questa è l’ultima occasione per uscire dal baratro”.

 

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