Carcere regina Coeli, detenuti in continua sommossa

ROMA- La notte ultima di Regina Coeli è stata un INFERNO tra bombolette incendiare, incendi, fumo continuo, distruzione dell’intera 8^ Sezione dove sono ubicati i detenuti “Protetti” sex offender, ex appartenenti a ridosso del muro di cinta, dove si racconta di lanci di oggetti da parte degli stessi detenuti sulle auto parcheggiate al di fuori della stessa.

Una situazione su Regina Coeli che oramai da mesi registriamo altrettante sommosse, aggressioni tra gli stessi detenuti con azioni punitive, ultima sembrerebbe domenica dove da un passeggio sono riusciti a scavalcare ed andare ad un altro per picchiare un detenuto.

Lancio di stupefacenti dall’esterno nei camminamenti interni nei pressi delle sezioni, eppure tutto questo non preoccupa più di tanto l’Amministrazione Penitenziaria, soprattutto il Provveditore regionale che seppur richiesto da questa sigla da inizio settembre, non convoca per affrontare questa gravissima emergenza del carcere della Lungara. Ricordiamo che la sede del Provveditorato e nei pressi della stessa sede del carcere.

Lo stesso Provveditorato regionale che invece di attivare i gruppi d’intervento preparato e qualificato che in tre anni hanno risolto tantissimi casi analoghi senza nessun scontro e ferito, chiama personale da altre strutture penitenziarie romane con difficoltà invece ad essere impiegati in attività anti sommossa, con il rischio concreto di creare qualche grave ripercussione sull’esito dell’intervento necessario.

Infatti, si racconta che ben guidato dal vice comandante il personale entrato per riportare l’ordine fortunatamente senza scontri, lo ha dovuto fare a proprio rischio e pericolo per mancanza di una dovuta preparazione a tale operazioni, in un reparto praticamente totalmente al buio e coperto dal fumo e con detenuti anche armati di bastoni e pezzi di ringhiere divelte nei piani detentivi, distrutti totalmente e allagate per aver divelto tubature e lavandini dalle stesse celle.

Si racconta che anche alla 6 sezione si sono avute momenti di tensioni che per decisione della Direzione insieme ai detenuti della 5 sono stati mandati ai passeggi per evitare di respirare il fumo per poi insieme a quelli dell’8^ sono stati tutti visitati da medici e infermieri per verificare le loro condizioni.

Quanto altro deve succedere a Regina Coeli dove il ripetersi di queste sommosse, probabilmente sono dovute ad una difficoltà nella gestione dell’ordine e sicurezza alla quale il Personale di Polizia Penitenziaria si ritrova esausto e chiede urgenti soluzioni.

Aspettiamo che il Provveditore Regionale si palesi al nostro cospetto, nel frattempo incrociamo le dita e qualche preghiera che il fatto drammatico non arrivi prima!

La Segreteria Regionale UILPA POLIZIA PENITENZIARIA LAZIO

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