Carcere Roma, Uspp Lazio: “Saltano le visite ambulatoriali dei detenuti per mancanza di poliziotti penitenziari”

ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: “Uspp Lazio vuole rimarcare non solo mancanza di sicurezza per la Polizia Penitenziaria per ovvie carenze di personale e di detenuti sempre più aggressivi nei loro confronti, dobbiamo evidenziare che presso le carceri di Rebibbia (Nuovo Complesso, Reclusione e Femminile) e Regina Coeli saltano giornalmente le visite ambulatoriali dei detenuti per impossibilità del Nucleo traduzioni di poter garantire le scorte necessarie per il servizio traduzione, già impiegate in traduzioni per i detenuti destinate alle aule giudiziarie.

Un fatto che non sembra suscitare alcun interesse da parte dell’Amministrazione Penitenziaria.

Questa impossibilità a garantire le visite ambulatoriali ai detenuti limita totalmente il diritto alle cure, alimentando poi gli stessi a nervosismi per la mancanza di cure che sfocia in ulteriori atti AGGRESSIVI all’interno dei reparti detentivi nei confronti del personale addetta alla loro vigilanza (Polizia Penitenziaria) e alle loro cure (sanitari) con ricadute devastanti all’ordine e sicurezza dell’istituto.

Attualmente il NTC di Roma può contare su circa 168 unità di cui circa 12 trasferiti, ventidue sottoposti ad aspettativa per CMO, deve garantire la traduzione per circa 3000 detenuti (Penitenziari di Rebibbia e Regina Coeli).

Continuano a piantonare soggetti anche presso gli SPDC – Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, che coinvolge mediamente 20 poliziotti, mentre oltre 40 unità giornalmente sono destinate alle scorte traduzioni 20 unità per i servizi tecnico-logistici, il restante in aspettative da mesi per problematiche di salute importanti.

Un organico che dovrebbe superare le 200 unità che per vari motivi in pochi anni supera di poco le 125 unità operanti.

L’Amministrazione Penitenziaria non risponde alle sollecitazioni del sindacato USPP da mesi, tra la quale ha chiesto in più occasioni di rivedere la sua organizzazione del lavoro.

Per questi motivi con questo comunicato stampa denunciamo lo STATO DI ABBANDONO ennesimo della Polizia Penitenziaria e il mancato riconoscimento al diritto alla SALUTE dei DETENUTI aumentando la loro aggressività e rabbia con ricadute forti sull’ordine e sicurezza all’interno dei Penitenziari di Roma”.

 

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