VELLETRI – Riceviamo da Daniele Nicastrini, segretario regionale Uspp Lazio e pubblichiamo: “Ancora momenti di difficoltà per il personale di Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Velletri dove alcuni detenuti hanno cercato di andare allo scontro tra di loro, in alcuni casi con atti accaduti in più momenti nelle 24 ore, che fortunatamente si sarebbero risolti con qualche escoriazione, curata dalla sanità penitenziaria.
Il tutto sembrerebbe sotto effetto di alcool artigianali e sostanze psicotrope, oggetto di spaccio interno che comporta poi dover corrispondere i proventi sotto forma di altri “servizi” non consentiti dalle norme penitenziarie. Infatti, alcuni dei facinorosi sarebbero stati artefici di occultamento di telefonini nei giorni scorsi, sequestrati dopo attente perquisizioni della Polizia Penitenziaria.
Quanto accaduto in queste ultime 24 ore al carcere di Velletri ad oggi, continuando a prevedere lo spostamento dei più facinorosi tra gli istituti penitenziari del distretto Lazio, non fa altro che spostare i problemi, ma non dà nessun contributo sull’ordine e sicurezza oltre che sulle misure trattamentali che prevedano anche esclusione delle attività sospendendo chi si rende artefice di queste cose.
Proprio in occasione di un incontro con lo stesso Capo DAP presso il Carcere di Regina Coeli, USPP Lazio ha fatto rilevare queste preoccupanti dinamiche, dell’impossibilità di intervenire negli eventi critici senza strumenti di difesa, sulla quale abbiamo chiesto anche disposizioni nel rispetto dell’art.41 O.P. che, in caso di uso della forza, ci siano linee di intervento specifico per gli eventi critici ecc.
Allo stesso tempo rimaniamo altamente vigili sulle dinamiche che pongono ripercussioni alla sicurezza, che avvengono nelle nostre carceri Laziali, monitorando quotidianamente con i nostri dirigenti sindacali”.
