Carcere Velletri, USPP Lazio diffida la direzione al rispetto degli accordi regionali e nazionali

ROMA – “Oramai da qualche tempo, notiamo che la Direzione modifica l’organizzazione del lavoro interna, spostando unità da un settore all’altro senza alcuna comunicazione alle OO.SS. e tantomeno informare, a quanto sembra, il Provveditorato regionale dopo nostra segnalazione”. Dichiara Daniele Nicastrini Segretario regionale USPP Lazio.

Lo scorso 4 e 18 agosto USPP Lazio aveva già rappresentato questa strana anomalia nelle procedure per il rispetto delle prerogative sindacali e nel diritto dei diritti soggettivi del personale di Polizia Penitenziaria in sede, sulla quale proprio ieri abbiamo ricevuto dal Provveditorato rassicurazione richiamando la Direzione a fornire urgenti spiegazioni.

Gli accordi nazionali e regionali disciplinano il passaggio da un servizio ad un altro, attraverso le comunicazioni alle OO.SS. con relativa informazione nel merito, – continua Nicastrini – e nel caso anche un confronto sindacale, considerando anche la gravità in cui versano gli organici degli istituti penitenziari e Velletri e tra le più gravi.

Attualmente la CC. VELLETRI può contare su un organico inferiore di circa 90 unità, con una popolazione detenuta di 600 presenze, che attualmente è in atto un piano ferie dal 15 giugno al 15 settembre concordato con le OO.SS. la quale è stato perfettamente pianificato nel rispetto dell’esigenze di sicurezza e dei diritti soggettivi del personale; invece, dopo tale accordo la Direzione ha iniziato una movimentazione di personale senza alcun confronto o quanto meno opportuna comunicazione con i sindacati.

In queste ore USPP Lazio – conclude Nicastrini – ha proclamato lo Stato di Agitazione per chiedere sicurezza sul lavoro e rispetto dei diritti della Polizia Penitenziaria che è chiamata a sobbarcarsi turni oltre le 8 ore di lavoro giornaliere anche con doppi turni sul notturno. Per questi motivi USPP Lazio ha già Diffidato la Direzione di Velletri nella missiva inviata il 21 agosto a tutte le Direzioni dei 14 istituti penitenziari del Lazio e al Provveditorato regionale, perché NON transigeremo più alle situazioni spiacevoli che colpiscono gli agenti penitenziari.

USPP Lazio, chiederà urgente confronto sindacale con la Direzione per affrontare questa grave violazione degli accordi sottoscritti.

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