Carceri Lazio, agenti Polizia Penitenziaria meno 790 unità

ROMA- Riceviamo da Uspp Lazio e pubblichiamo: “Apprendiamo che la Ministra della Giustizia ha reso visita al Tribunale di Viterbo è ne siamo lieti, tuttavia considerato che in molti istituti Penitenziari della regione Lazio le criticità sono evidenti a danno della Polizia Penitenziaria e domani le OO.SS. su richiesta unitaria incontreranno il Provveditore regionale a Roma, una sua visita di sostegno agli agenti penitenziari sarebbe stato altrettanto opportuno.
Ricordiamo che la nostra regione ha subito una serie di rivolte nel marzo 2020 con devastazioni di alcune strutture e con qualche detenuto morto per overdose da farmaci e gli agenti per superare questa situazione hanno fatto sacrifici in mille difficoltà.
USPP Lazio denuncia che nella regione Lazio sono 790 agenti in meno rispetto all’organico previsto, un vero sottodimensionamento del personale di Polizia Penitenziaria mentre la popolazione detenuta appena al di sopra della capienza regolamentare fissata a 5200 posti detentivi, che sconta le difficoltà rappresentate da quei detenuti che mostrano gravi disagi psichiatrici con ricadute sulla loro gestione custodiale oltre il limite della sopportazione.
Esistono detenuti che mostrano segni di squilibri mentali con atti tali che ogni tentativo di dialogo della Polizia Penitenziaria operante diventa inutile, che anche il sistema medico-psichiatrico trova forte difficoltà a contenere le loro condizioni che non permettono nemmeno la possibilità di una collocazione alla vita detentiva comune con altri detenuti.
Quindi meno agenti, più detenuti con squilibri mentali una miscela che con il caldo estivo porrà grossi problemi al rispetto dell’ordine è sicurezza oltre che trattamentale per impossibilità degli stessi operatori di intervenire con i zero mezzi a disposizione.
Una volta esistono gli OPG sicuramente da rivedere ma che qualche genio ha sostituito con le REMS insufficienti ad accogliere tutti questi soggetti, che alla fine vengono chiusi nelle carceri di tutta Italia ma che di fatto non sono idonei a contenere queste situazioni.
Per questi motivi chiederemo domani al Provveditore regionale di fornire le giuste direttive per la gestione di questi soggetti, perché il rischio che qualcuno possa farsi male esiste e non parliamo dei detenuti!”

 

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