Carceri Lazio tra Covid, sovraffollamento, aggressioni e traffici: Uspp Lazio: “La polizia penitenziaria nel Lazio sotto del 25%”

Riceviamo e pubblichiamo: “Il Covid sembra essere passato in secondo ordine di importanza nel nostro Paese; eppure, nella regione Lazio viaggia a numeri importanti senza sosta con oltre 270 casi tra i detenuti e 50 casi tra gli agenti. Quest’ultimi soprattutto stanno sopportando tutto il disagio che ne consegue visto che ogni istituto conta almeno un caso Covid o addirittura come a Regina Coeli con i 221 casi presenti!!!
Anche Frosinone, Rebibbia maschile e femminile, Cassino, Viterbo, Latina per quanto riguarda il Lazio superano abbondantemente i 10 casi per istituto che vuol dire dover affrontare il servizio con estrema preoccupazione.
Aggiungiamo che a questo forte disagio continuano a permanere le carenze di personale oramai oltre il 25 % dell’organico previsto e quello amministrato rispetto a quello realmente presente. Tutto questo si sta mostrando come un problema nel gestire anche le prossime ferie estive, con difficoltà a concedere più di due settimane di ferie, in un personale che da due anni oltre sta combattendo una battaglia contro un sistema penitenziario alla deriva, dove non si fermano le aggressioni anche tra detenuti.
La dedizione che mettono nel traffico di telefonini, distillati, psicofarmaci, stupefacenti provenienti nelle varie maniere con complicità esterne, compromettono l’ordine e sicurezza ricadendo sui pochi agenti presenti nei vari turni soprattutto serali e notturni per riportare alla parente calma le situazioni critiche.
Lo scorso 13 Aprile USPP è sceso in piazza a Via Arenula con le altre organizzazioni autonome e proprio ieri ha avuto l’incontro con il neo CAPO del DAP RENOLDI dove sono stati illustrati i problemi reali per come affrontare il disagio anche delle aggressioni nei confronti degli agenti dovuto all’apertura sconsiderata dei detenuti all’interno delle sezioni detentive, particolare riferimento ovviamente alle condizioni di lavoro in cui versa il personale del Corpo di polizia penitenziaria. Alla riunione hanno partecipato anche il Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia On.le Francesco Paolo Sisto, il Vice Capo del DAP, dott. Roberto Tartaglia, e il Direttore Generale del Personale e delle Risorse, dott. Massimo Parisi. L’USPP, rappresentata dal Presidente dott. Giuseppe Moretti e dal Vice Presidente dott. Francesco Laura, ha elaborato un sintetico piano di lavoro, condiviso con altre tre sigle sindacali autonome, che è stato presentato all’Amministrazione penitenziaria, nel quale sono indicati alcuni dei macroscopici problemi che riguardano il mondo penitenziario e che si ritiene costituiscano la base su cui sviluppare ogni tipo di ragionamento utile a ricercare soluzioni che possano efficacemente restituire dignità al lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale e, non secondariamente, assicurare la sicurezza delle strutture penitenziarie, senza la quale nessun tipo di trattamento rieducativo appare possibile poter essere offerto all’utenza ospitata nelle carceri italiane. Gli interventi del Presidente Moretti, ascoltabile cliccando sul link https://fb.watch/cxrhp7DJnM/, e del Vice Presidente Laura, hanno approfondito le tematiche contenute in quel documento sopra citato e che riguardano sostanzialmente la necessità di una revisione del fallimentare MODELLO CUSTODIALE, con particolare riferimento al circuito della media sicurezza e alla creazione di sezioni dedicate alla salute mentale dei soggetti con disturbi psichiatrici e dei tossicodipendenti, la revisione delle attuali PIANTE ORGANICHE del personale di Polizia Penitenziaria e la necessità di un loro incremento, l’acquisizione di dotazioni strumentali, come il TASER, BODY CAM ed altro, la disciplina dell’USO DELLA FORZA FISICA, che rientra nel discorso più generale della disciplina di PROTOCOLLI DI INTERVENTO OPERATIVO PER LA GESTIONE DEGLI EVENTI CRITICI e del fenomeno delle AGGRESSIONI subite dagli agenti da parte dei detenuti, la presenza di un Comandante di reparto e di un Direttore titolari in ogni istituto penitenziario. Il Capo del DAP si è dimostrato disponibile ad affrontare tali questioni nell’ambito di altre riunioni che avranno lo scopo di approfondire i termini delle stesse, non senza aver ricordato alcuni risultati che l’Amministrazione ha compiuto e sta compiendo e che sono stati illustrati dal Vice Capo del DAP e dal Direttore Generale del Personale e delle Risorse. Lo scorso 13 Aprile USPP è sceso in piazza a Via Arenula con le altre organizzazioni autonome e proprio ieri ha avuto l’incontro con il neo CAPO del DAP dove sono stati illustrati i problemi reali per come affrontare il disagio anche delle aggressioni nei confronti degli agenti dovuto all’apertura sconsiderata dei detenuti all’interno delle sezioni detentive”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE