ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: “A precisazione di quanto annunciato con comunicato stampa cui segue il presente, circa lo stato di agitazione e lo sciopero bianco indetto tra gli aderenti all’USPP appartenenti al corpo di Polizia Penitenziaria, si comunica che l’intento di questa Federazione è quello di sensibilizzare gli organi preposti alla tutela della categoria a disporre tutte le ulteriori misure del caso per mettere in sicurezza il lavoro svolto dalla polizia penitenziaria che, proprio perché non gli è consentito per legge attuare forme di protesta più incisive come lo sciopero o altre forme sostitutive che possano pregiudicare le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza, continuerà ad operare adempiendo a tutti i suoi doveri istituzionali. In tal senso, la pretesa dell’applicazione pedissequa dei servizi come da tabelle di consegna e da regolamento di servizio, non significa altro che adempiere a tutti i compiti che saranno disposti dall’autorità dirigente senza alcuna preclusione con la sola eccezione che questi siano messi per iscritto come deve avvenire normalmente. Nessun rifiuto dunque di svolgere servizi previsti e contemplati dal regolamento di servizio e dalle tabelle di consegna anche di carattere straordinario.” Per il Presidente dell’USPP Giuseppe Moretti dunque “una legittima protesta nei limiti di legge e che rafforza semmai la volontà di non sfuggire ai propri compiti istituzionali, ricordando che la polizia penitenziaria è un presidio di legalità per lo Stato ancor più in questo momento in cui è chiamata a contrastare l’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia”.
Carceri, Moretti (Uspp): “Polizia penitenziaria, stato di agitazione, ma nel rispetto degli obblighi di legge”
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