Carceri, Uspp Lazio: “L’evaso da Latina aggredisce Sovrintendente di polizia penitenziaria a Regina Coeli”

ROMA – Riceviamo da Uspp Lazio e pubblichiamo: “Il carcere di Regina Coeli oggi il detenuto egiziano, evaso alcuni giorni fa dalla Casa Circondariale di Latina poi catturato e ristretto nell’istituto capitolino, ha colpito violentemente un Sovrintendente di Polizia Penitenziaria, Coordinatore del reparto detentivo in cui lo stesso è allocato. La vile aggressione, avvenuta senza alcun motivo apparente, è stata consumata dall’extracomunitario insieme ad un altro detenuto. Il Sovrintendente è stato ora portato d’urgenza al pronto soccorso con una ipotizzabile frattura del setto nasale.

L’USPP, che già ieri, dopo la mega rissa tra detenuti avvenuta nel fine settimana scorso, aveva annunciato per venerdì 30 giugno una visita al carcere di Regina Coeli, con una delegazione formata dal Presidente Giuseppe Moretti, dal Vice Presidente Francesco Laura e dal Vice Segretario Regionale Giovanni Passaro, intende esprimere il proprio dissenso contro le politiche buoniste e giustificazioniste che aleggiano nelle carceri italiane e che sono il frutto di anni di disinteresse della Politica rispetto al tema della sicurezza negli istituti penitenziari. La visita di venerdì 30, dopo questo ulteriore episodio, sarà l’occasione per verificare le condizioni di lavoro dei colleghi appartenenti alla Polizia Penitenziaria del carcere romano, al fine di riferirle ai vertici  del DAP e al vertice politico di Via Arenula, perché ormai la misura è colma e occorrono urgenti e nuovi provvedimenti sanzionatori nei confronti dei colpevoli di questa ennesima aggressione e occorrerà valutare anche l’eventualità di un cambio dei vertici dell’istituto penitenziario che, in queste giornate, sta dimostrando tutte le sue fragilità, quelle che gli agenti ogni giorno riferiscono e che l’USPP intende far emergere”. La Uspp conclude informando: “A seguito di questa aggressione al sovrintendente sono stati dati 25 giorni di prognosi. A collega auguriamo una pronta guarigione”.

 

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