Carte d’identità nel carcere di Latina: il servizio del Comune in trasferta ogni primo mercoledì del mese

LATINA – I servizi di anagrafe e stato civile del Comune di Latina si recheranno in trasferta al carcere cittadino, per permettere ai detenuti di ottenere con più facilità i documenti di cui hanno bisogno. E’ quanto si apprende da un comunicato stampa dell’amministrazione comunale della città laziale, nel quale si sottolinea che la novità diventa operativa, grazie ad una delibera di giunta su indirizzo dell’assessore Francesca Tesone, che fa seguito al lavoro della commissione consiliare dedicata ai Servizi demografici presieduta dal consigliere Giuseppe Coriddi.

Soddisfazione è stata espressa dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, che più volte aveva sollecitato l’attivazione dei servizi anagrafici nel carcere di Latina, anche seguito di numerose richieste di intervento in tal senso, tra cui – caso emblematico – quella di un detenuto il quale aveva bisogno di apporre la firma autenticata su una delega alla moglie, per il ritiro della pensione di invalidità di cui è titolare. Anastasìa aveva segnalato il caso alla Responsabile dello Stato civile del Comune di Latina e ne aveva sollecitato l’intervento. “Il detenuto– ricorda Anastasìa – si era mostrato molto preoccupato e affranto dalle difficoltà riscontrate per effettuare tale operazione che, va detto, avrebbe consentito di garantire un piccolo aiuto alla famiglia che versa in disagiate condizioni economiche. Vista l’oggettiva impossibilità dello stesso a recarsi personalmente presso gli uffici comunali, chiesi che le procedure di autentica fossero quanto prima effettuate presso l’istituto penitenziario d’intesa con la direzione, onde anche evitare un oneroso e forse inopportuno impiego del servizio di scorta della polizia penitenziaria. Con l’attivazione della trasferta dei servizi anagrafici nel carcere di Latina – conclude Anastasìa –, finalmente si permette il pieno accesso ai diritti di cittadinanza della popolazione detenuta nel carcere di Latina”.

“Nei primi giorni successivi al mio insediamento – ha dichiarato il sindaco, Matilde Celentano – sono stata in visita al carcere di Latina ed ho incontrato la direttrice Pia Paola Palmeri, il dirigente aggiunto di Polizia penitenziaria Giacomo Santucci e il Sovrintendente Privato Angelo in rappresentanza del corpo della Polizia penitenziaria. In quell’occasione, mi è stata rappresentata la necessità di istituire il servizio Anagrafe e stato civile a richiesta, per permettere ai detenuti di effettuare le pratiche di cui hanno bisogno. Con il protocollo d’intesa approvato, che dovrà avere il nulla osta del ministero della Giustizia per divenire operativo, si dà una risposta in termini di sostegno e inclusione, perché tutti possano avere gli stessi diritti”.

“Ogni primo mercoledì del mese – spiega l’assessore Francesca Tesone – previa comunicazione da parte degli addetti alla struttura che dovrà pervenire entro i cinque giorni precedenti, un ufficiale di anagrafe/stato civile accederà nel carcere di via Aspromonte, munito di autorizzazione, per il rilascio di certificazione anagrafica e di stato civile, autentica di firme su dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, rilascio carte d’identità elettroniche, rilascio consenso carte d’identità elettroniche valide per l’espatrio del figlio minore e riconoscimento di nascita e paternità. Per le ultime due richieste gli uffici comunali dovranno richiedere autorizzazione alla Prefettura per trasportare fuori dalla sede del servizio demografico il registro pubblico di nascita. Il protocollo, condiviso con la casa circondariale, non comporta alcun onere per il Comune di Latina, ma permette di risolvere una delle problematiche che da tempo sottolineano dalla direzione del carcere, in rappresentanza dei detenuti”.

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