Casapound contro l’aumento delle tariffe di Talete

VITERBO – Riceviamo da CasaPound Italia Viterbo e pubblichiamo: “Alla fine lo hanno fatto, senza alcun pudore o ritegno. In barba alla volontà popolare e alle mozioni votate nei consigli comunali.

Un aumento delle tariffe del 9% annuo fino al 2023 che, a quanto ci risulta, costituisce condizione necessaria per accedere ad un fantomatico finanziamento di 40 milioni finalizzato a consolidare le casse della società idrica.
In altre parole, l’Autorità per la Regolazione di Energia Reti ed Ambiente (ARERA) vuole solide garanzie per concedere una boccata di ossigeno ad un ente decotto e le garanzie gliele sottoscriveranno i cittadini, con i loro soldi. Incredibile! Tutti i sindaci, tranne quelli di Castiglione in Teverina e Soriano, hanno votato a favore di questo ennesimo scempio ai danni dei cittadini. Pur di rimpinguare i forzieri di una società che, anche se in evidente e risaputo stato di difficoltà, fino a poco tempo fa si è permessa il lusso di assumere sei persone contigue a nomi di spicco della politica viterbese, stando a quanto riportato da alcune testate.
Se così fosse -e nulla di quanto accade lo smentisce- sarebbe una vergogna. L’ennesima.
Evidentemente questo decotto carrozzone serve ancora a creare clientelismo e consorteria a spese dei cittadini, con l’esclusivo fine di perpetuare quel sistema di potere che ha consentito a qualcuno di fare il bello ed il cattivo tempo per anni nella Tuscia sebbene ora, grazie a chi ha il coraggio di denunciare questa ed altre porcherie, quel pavimento stia iniziando a scricchiolare. “Già come gruppo consiliare abbiamo portato la proposta di referendum per l’uscita da Talete del nostro Comune” interviene Jacopo Polidori, capogruppo di minoranza a Vallerano “ma la maggioranza a guida PD, giova ricordarlo, ha votato contro. Ha votato contro la nostra richiesta di referendum per poi votare senza tanti complimenti a favore di un bilancio disastroso e di sconsiderati aumenti in bolletta.”
“In maggioranza a Vallerano” prosegue Polidori “è presente anche un consigliere di Rifondazione Comunista, che mi auguro assuma una posizione di netta condanna su quanto sta accadendo, dimostrando coerenza con quanto propugna il suo partito di riferimento riguardo il subitaneo ritorno ad un sistema pubblico di gestione delle acque. Dopo questo ultimo, esecrabile atto mi auguro che tutti i cittadini della Tuscia prendano una posizione netta ormai necessaria e non più rinviabile, anche con una partecipata mobilitazione di piazza. Nelle prossime ore” conclude Polidori “chiederò a CasaPound Italia Viterbo di farsi portavoce di queste istanze presso quei partiti di centrodestra che dichiarano ogni giorno di appartenere all’area sovranista ed identitaria, chiedendo loro di prendere una posizione netta e coraggiosa su questa battaglia, in special modo facendo riflettere quei loro amministratori che -per comodità o altro- hanno preferito un’altra soluzione. Altrimenti tutto quello che si è detto e si dice in campagna elettorale rimane lettera morta.
Noi siamo e rimarremo sempre a fianco degli uomini liberi che vogliono combattere per la sovranità popolare, fuori da certe spartizioni partitiche. Insieme a chiunque ci vorrà essere ed al di là di ogni appartenenza”.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE