ROMA – “I luoghi di ricostruzione dei legami familiari. Tutela del minore, diritto di visita e di relazione” è il titolo del convengo in programma mercoledì 27 novembre, alle ore 9, a Roma, nella sede della Fondazione Protettorato San Giuseppe (Via Nomentana 341).
L’iniziativa, promossa dal centro studi della Fondazione Protettorato di San Giuseppe E.T.S, con il patrocinio di Roma Capitale, verte sui minori e sul ruolo delle case-famiglia come luoghi per la salvaguarda dei rapporti con le famiglie e non di separazione.
Un incontro che per la prima volta affronta il lavoro delle strutture che si occupano dei minori affidati a strutture pubbliche, per spiegare il ruolo delle case-famiglia che, una forma di narrazione tossica descrivono come luoghi di allontanamento dei minori dalle loro famiglie e che invece al contrario lavorare a tutto campo per preservare e ricostruire la relazione tra il minore e i suoi famigliari.
L’introduzione dei lavori e le conclusioni saranno affidata alla presidente della Fondazione Protettorato San Giuseppe, Elda Melaragno. “Siamo orgogliosi di proporre e ospitare questa riflessione e questo confronto, su un tema che ritengo centrale e cruciale”, dichiara Elda Melaragno, “la ricucitura dei legami familiari nell’ambito di un allontanamento. Troppo spesso, infatti, la casa-famiglia viene presentata e raccontata come luogo che divide che “strappa” i figli ai genitori. Il lavoro che noi facciamo ogni giorno va nella direzione diametralmente opposta: l’obiettivo è appunto ricucire, riavvicinare, sostenere i minori e i loro familiari nel momento della difficoltà e della crisi che hanno reso necessaria la separazione. Grazie al lavoro di tutti i nostri professionisti e alle sinergie che abbiamo costruito negli anni, grazie soprattutto alla bella invenzione del centro per le famiglie, vediamo spesso i nostri bambini e i nostri ragazzi rientrare nelle loro case, con i loro genitori, divenuti più forti e consapevoli grazie al percorso compiuto. Questo ci riempie di gioia e di soddisfazione. Interrogarci su quali strumenti e quali strategie possano favorire questo processo, insieme a rappresentanti delle istituzioni ed esperti di queste materie, è fondamentale per fare sempre meglio il nostro lavoro, nell’interesse prioritario dei ragazzi e delle ragazze che accogliamo per un pezzo della loro vita. Le porte del Protettorato sono aperte: invitiamo tutti a venire e vedere cosa siano realmente le case-famiglia, come lavorino i nostri operatori, come vivano e crescano i ragazzi e le ragazze che accogliamo e quante volte riusciamo a ‘ricucire’ quei fili che a volte, per tante ragioni diverse, possono strapparsi. Dobbiamo costruire una nuova narrazione delle comunità per minori, nell’interesse prioritario del minore che la Convenzione per l’Infanzia e l’Adolescenza ci impone”.
Nel corso della mattinata sono attesi gli interventi di Massimiliano Maselli (Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio), Barbara Funari (Assessore Alle Politiche sociale e alla Salute di Roma Capitale), Carla Garlatti (Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza), Paola Binetti (Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori), Elena Addessi (Presidente CROAS Lazio), Armando Cancelli (Direttore dei servizi della Fondazione Protettorato di S. Giuseppe ETS), Pompilia Rossi (Avvocato, esperta di diritto di famiglia e minorile), Nunzia Bartolomei (Assistente sociale specialista, Formatrice), Valerio Luterotti (psicoterapeuta, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione Protettorato di S. Giuseppe ETS), Viola Poggini (Esperta in psicologia giuridica e diritto del minore, in qualità di Consigliera e Segretaria dell’Ordine degli Psicologi del Lazio), Daniela Cremasco (Assistente sociale), Nicoletta Iarussi (Psicoterapeuta), Flavio Neciaev (Educatore professionale), Katia Vitri (Assistente sociale Area Minori Municipio II), e Beatrice Bruno (Nucleo Assistenza Legale Caritas Roma).