Cassa Integrazione, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro: “Stanchi del continuo malfunzionamento del sito web”

ROMA – L’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL), furibonda per i continui malfunzionamenti del sito web di INPS, strumento indispensabile per le domande di cassa integrazione, scrive al Presidente dell’Istituto per chiedere un cambio di passo.

I sistemi informatici di INPS, a 40 giorni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ancora non funzionano: il sito web si blocca in continuazione e non garantisce la possibilità di presentare le domande di cassa integrazione, l’unico strumento al quale milioni di lavoratori possono, al momento, affidarsi per la loro sopravvivenza.

È la denuncia dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL), sindacato unitario di categoria, che, infuriata, scrive una lettera di protesta al Presidente dell’Istituto di Previdenza, Pasquale Tridico.

ANCL sottolinea che: “Noi eravamo pronti a sostenere gli impegni da professionisti e intermediari dell’Istituto, ma voi eravate pronti?

Il sindacato unitario di categoria, anche a nome di tutti i consulenti del lavoro, iscritti e non iscritti, domanda al Presidente INPS:

“- l’Istituto che Lei presiede, in questi ultimi 40 giorni, si è preparato ad affrontare le ricadute operative, tecniche, gestionali ed organizzative derivanti dalla tragedia che ha colpito questo Paese?

– I dirigenti della divisione tecnologica hanno valutato che la prevedibilissima e scontata moltiplicazione del numero di soggetti che avrebbero fatto accesso al Vostro sito, avrebbe comportato una problematica tecnica di “tenuta” della piattaforma informatica?

– È stata valutata l’alternativa di costruire un’unica procedura informatica per la gestione dell’ammortizzatore sociale emergenziale “COVID-19”, anziché utilizzare le molte procedure di richiesta già presenti sul sito e idonee a gestire situazioni di normalità e non eventi di questa portata?”

E poi rileva:

“in tutti noi, si è fatta strada la consapevolezza che non eravate pronti e se mai qualche Suo dirigente si fosse posto gli interrogativi di cui sopra, noi oggi non saremmo così furibondi”.

Una infrastruttura inadeguata

“Quasi nulla è stato fatto per adeguare la struttura tecnologica dell’INPS – profilo “intermediari” per garantire l’accesso contemporaneo dei professionisti e la ricezione di milioni di domande di CIGO, FIS, Ticket”.

Cosa non funziona

  • “Accesso al sito: abbiamo migliaia di schermate di mancato accesso al sito che i colleghi ci inviano ogni minuto del giorno e della notte;
  • Procedure di presentazione della CIGO: sono rimaste invariate rispetto al passato e ci costringono a presentare una pluralità di domande; se in azienda sono presenti apprendisti o part time, con la conseguente moltiplicazione del numero di istanze che l’Istituto sarà chiamato a processare, autorizzare, liquidare (certamente, non il prossimo 15 aprile!);
  • Assenza di riscontro tra le informazioni inserite per le domande di CIGO e la consultazione delle stesse tramite le schermate del sito;
  • Impossibilità di accedere al servizio e, quando si accede, impossibilità di consultare e rintracciare i certificati di malattia, necessari per elaborare le paghe di marzo;
  • Impossibilità di accedere al servizio per lo scarico delle informazioni sugli assegni familiari, mai come in questo momento utili ad integrare il reddito dei lavoratori sospesi”.

La richiesta

ANCL chiede al Presidente INPS, Pasquale Tridico, “di imporre il cambiamento dell’Istituto che presiede e di darci dimostrazione della Sua reale volontà di incidere sulla variazione delle modalità relazionali che l’INPS (con i suoi dirigenti) adotta nei confronti degli intermediari, delle aziende e dei lavoratori. (…) Assuma decisioni che ci garantiscano almeno il funzionamento costante e senza blocchi del sito internet dell’INPS ad ogni ora e per tutti i servizi oggi disponibili!

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