“Come più volte denunciato – afferma il sindacalista – la chiusura degli Opg ha causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che molte carceri sono inadeguate.
E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente e cronica carenza di risorse umane.
Il sovraffollamento è notevolmente abbassato, infatti, risulta essere di 567 detenuti, considerato che n. 5.779 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31/07/2020, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.212 .
Chiediamo pertanto al Ministero della Giustizia ed al DAP soluzioni concrete e soprattutto una visione prospettica, ma le risposte continuano a non arrivare, anzi, si preferisce utilizzare soluzioni tampone che dopo un po’ riportano il problema all’origine».