Cassino, il 12 settembre Capece (Sappe) visita il carcere, il 13 ispezione in quello di Frosinone

CASSINO – Martedì 12 settembre, dalle 9.30, il Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato CAPECE, accompagnato dai quadri sindacali della Basilicata guidati dal segretario nazionale Maurizio SOMMA, visiterà il carcere di CASSINO. Seguirà, alle ore 10 di mercoledì 13 settembre, visita ed incontro nella Casa circondariale di FROSINONE.

“Saranno visite di solidarietà per esprimere vicinanza alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere, anche alla luce della recente grave aggressione a due poliziotti a Cassino”, spiega Capece, “ma anche una occasione, l’ennesima, per denunciare il chiaro malessere che si vive nelle carceri laziali e per questo torneremo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di penitenziari regionali che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”.

“Sono mesi che denunciamo la situazione penitenziaria del Lazio, che si caratterizza per atti particolarmente violenti contro i poliziotti penitenziari”, prosegue. “Questo è inaccettabile! E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”. Ma il SAPPE denuncia anche la diffusa indifferenza soprattutto dei politici regionali su quella che è e dovrebbe essere per tutti una priorità: “Il nostro è un atto dovuto alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che, nel Lazio come in ogni altra parte d’Italia, “buttano letteralmente il sangue” nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa amministrazione matrigna”, spiega. Capece ricorda che, nelle settimane scorse, ha chiesto al Ministro Nordio ed ai vertici del DAP un particolare impegno sulle carceri della regione: “Il SAPPE è tornato a denunciare il mancato auspicato miglioramento delle condizioni di lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari del Lazio, per larga parte accomunati da gravissime criticità: una importante carenza di personale; il costante verificarsi di eventi critici, nella maggior parte dei casi aggressioni nei confronti di personale; l’introduzione di oggetti e materiali non consentiti (droga, telefonini; etc.); l’assenza in Reparto di medici ed infermieri a sufficienza e, in caso della necessità di sottoporre i ristretti a cure sanitarie, la discutibile assegnazione di detenuti a nosocomi che sono distanti parecchio distanti dalle carceri di assegnazione”. Il leader del SAPPE mette sotto accusa la gestione delle carceri da parte dell’attuale Capo del DAP Giovanni Russo: “La sua gestione è fallimentare: non fa praticamente nulla, vive isolato dai “suoi” uomini e non sappiamo neppure che faccia abbia, essendo evidentemente allergico al confronto con i Sindacati. Non ci incontra e non fa nulla, quando invece dovrebbe intervenire con urgenza sulla gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza”.

 

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