Cattura Johnny lo Zingaro, Moretti (Uspp): “Plauso alla polizia ma il governo metta in sicurezza il sistema penitenziario”

ROMA – “La notizia della cattura di Mastini, alias Jhonny lo zingaro, è un altro successo raggiunto dal (N.I.C.) Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, al servizio della magistratura inquirente, che giunge proprio mentre si festeggiano i 13 anni dalla sua istituzione e che ben rappresenta la professionalità e competenza con cui lavorano gli agenti nelle carceri e nei servizi di intelligent a garanzia della sicurezza e della legalità, ma ora il Governo metta in sicurezza il sistema penitenziario italiano e doti questa specializzata forza di polizia delle risorse e degli strumenti necessari assegnandogli definitivamente il controllo su tutta l’esecuzione penale” questo quanto dichiara Giuseppe Moretti Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (U.S.P.P) in merito all’operazione condotta dal N.I.C. in collaborazione con altre forze dell’ordine che ha riportato in carcere uno dei più efferrati assassini degli anni 70.
“La situazione nelle carceri italiane” prosegue Moretti “ha ormai raggiunto un livello di assoluta inadeguatezza gestionale e anche il sistema di concessione dei benefici di legge, quali i permessi premio, le misure alternative alla detenzione e quant’altro riguarda la sfera rieducativa dei detenuti condannati con pene definitive, necessita di un diverso profilo di verifica e controllo, motivo per cui da anni l’USPP chiede che i nuclei dell’esecuzione penale esterna siano dotati di risorse adeguate a garantire il rispetto della legalità e le emergenti esigenze di sicurezza del Paese.”
Per Moretti “il Governo Conte continua a non voler dichiarare lo stato d’emergenza delle carceri ma è di tutta evidenza che così continuando si rischia anche di vanificare il concetto di certezza della pena, essendo ormai diventato evanescente il rispetto delle regole penitenziarie (continui sono i disordini e le aggressioni) e troppo spesso le concessioni date a detenuti che non danno segnali di recupero reali (come il permesso premio concesso a Jhonny lo zingaro) si traducono in concessioni cui non segue il giusto controllo, motivo per cui si renderebbe necessaria una riforma del sistema penitenziario ma anche una valorizzazione del ruolo della Polizia Penitenziaria nel controllo della corretta esecuzione penale.”
In conclusione “mentre siamo orgogliosi per lo splendido lavoro svolto dal personale N.I.C. cui inviamo il nostro applauso, basterebbe dotare la polizia penitenziaria di risorse umane per aumentare i controlli sulla corretta esecuzione dei benefici di legge per evitare evasioni ma anche una più oculata disamina dei personaggi a cui queste sono dirette che, non sempre, sono effettivamente recuperabili pur dissimulando una loro potenziale recidiva come nel caso in specie. Siamo in attesa che il Governo si muova anche per non perdere l’occasione di utilizzare i fondi che arriveranno dal recovery found con progetti di riforma che partano da mettere in sicurezza il lavoro degli agenti in servizio in prima linea nelle vituperate carceri italiane, avvicendando anche chi come il Ministro Alfonso Bonafede pare distante dalla polizia penitenziaria e dalle sue necessità organizzativo/funzionali, visto che l’unico progetto di riforma vera, quello che andava verso una parificazione della dirigenza della polizia penitenziaria a quella omologa -civile-, non si è mai effettivamente concretizzato.”

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