Celebrata la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Oggi, 21 novembre, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri e di tutte le più alte cariche civili, militari e religiose della città, è stata celebrata la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, presso la chiesa della SS.ma Trinità.
Virgo Fidelis è l’appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta quale patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data della promulgazione di un apposito Breve apostolico da parte di papa Pio XII.

Il titolo di Virgo Fidelis, proposto con voto unanime dai cappellani militari dell’Arma e dall’Ordinariato militare per l’Italia, era stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’Arma (Nei secoli fedele) dall’arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone.
L’arcivescovo compose anche il testo  della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis.

La ricorrenza della Patrona è stata fissata dallo stesso papa Pio XII per il 21 novembre, giorno in cui ricorre la Presentazione della Beata Vergine Maria e la ricorrenza della battaglia di Culqualber.

“I carabinieri non solo sono chiamati a fare il loro dovere ma a rendere più giusta e umana la società” ha ricordato Don Luigi Fabbri, vicario del vescovo Orazio Francesco Piazza. Poi ha continuato:” Siamo qui per esprimere la nostra gratitudine all’Arma e anche il nostro omaggio a tutti i carabinieri caduti nell’adempimento del loro dovere. Siamo qui per dire grazie alle donne e agli uomini dei Carabinieri per il loro prezioso servizio alla nazione, per la loro presenza capillare sul territorio, per il loro legame diretto e profondo con i cittadini. Le caserme sono veri e propri presidi di cura e di ascolto dei bisogni di tutti, contribuiscono a dare sicurezza ma sono anche un richiamo alla responsabilità personale nel diffondere la cultura della legalità e del rispetto, dove tutti sono responsabili dell’altro e si lavora per il bene comune”. Cultura della legalità che si forma anche a scuola. Presente stamattina anche una classe dell’ICCanevari di Viterbo, accompagnata dalla docente, perchè l’educazione civica si forma anche partecipando a cerimonie pubbliche in cui si esprime gratitudine per quanto le forze dell’ordine fanno per la cittadinanza, per la loro missione in difesa di tutti noi, per la loro vicinanza.
I carabinieri sono esempio e “punto di riferimento, in una società dove spesso mancano punti di riferimento”.

Don Luigi ha evidenziato che certamente “difficoltà, fatica e incompresioni non mancano, ma i Carabinieri sono chiamati a fare il loro dovere e anche a rendere più giusta, umana e migliore la società”.
Molto intenso il discorso del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo col Massimo Friano.

“A nome dei Carabinieri della Provincia di Viterbo, rivolgo a tutti un sentito e cordiale ringraziamento per aver partecipato a questa celebrazione che è un momento di preghiera, di riflessione, di ricordo e insieme una promessa, una rinnovazione del dovere di fedeltà di tutti i carabinieri alle comunità che ci sono affidate. Il Calendario Storico 2024 presentato pochi giorni fa è dedicato al tema ”I Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza negli eventi più importanti della storia del nostro Paese. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma. E’ il dovere di prendersi cura delle comunità che ci vengono affidate. “Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.

Un ringraziamento particolare a S.E.R, il Vescovo Piazza, per averci concesso di festeggiare insieme la nostra Celeste Patrona.

Grazie a Don Luigi Fabbri per le sue bellissime parole di oggi e un sentito grazie a Padre Giuseppe Cacciotti che ci ospita in questa meravigliosa chiesa, la parrocchia del quartiere San Faustino.

Un saluto particolare e un ringraziamento al Signor Prefetto, il Dott. Gennaro Capo, sicuro punto di riferimento per le per noi Carabinieri della Provincia di Viterbo e per le forze dell’ordine (i cui rappresentanti saluto cordialmente e ringrazio per l’amicizia e la collaborazione sincera nella nostra difficile, esaltante, missione: il Questore, dott. Fausto Vinci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Carlo Pasquali, il Comandante della Polizia Locale di Viterbo, il dott. Mauro Vinciotti e Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, ing. Rocco Mastroianni). Dicevo un sicuro punto di riferimento per le istituzioni comunali e provinciali, per le organizzazioni, associazioni ed enti, che a diverso titolo, sono portatori di interessi delle comunità e dei cittadini.

Un saluto speciale alla Sindaca di Viterbo, Dott.ssa Chiara Frontini, per la sensibilità, il giovanile coraggio, la pazienza e la passione con cui interpreta il suo ruolo e la vicinanza all’Arma.

A Chiara, nella settimana in cui si svolgono tante manifestazioni di sensibilizzazione e prevenzione alla violenza di genere, voglio idealmente rivolgere la promessa dell’impegno di tutti i carabinieri a trovarsi sempre pronti a fronteggiare questo vergognoso fenomeno e a sostenere i bisogni delle vittime.

Purtroppo anche stanotte siamo dovuti intervenire per bloccare e arrestare un uomo che, armato di spranga di ferro, si stava recando presso l’abitazione della sua ex compagna, vittima da tempo di atti persecutori. Le pattuglie sul territorio, rinforzate dai colleghi reparti speciali giunti da Roma, tra cui la Compagnia d’Intervento Operativo e le unità cinofile, lo hanno bloccato prima che potesse mettere in atto alcuno dei suoi propositi.

Insieme a lei saluto e ringrazio i Sindaci della Provincia di Viterbo oggi rappresentati dai primi cittadini dei Comuni dove hanno sede le altre 4 Compagnie Carabinieri del Territorio, Civita Castellana, Montefiascone, Ronciglione e Tuscania, oltre a Viterbo, con i loro gonfaloni. Sono vicini ai rispettivi Comandanti di Compagnia e ai Comandanti di Stazione, che costituiscono l’ossatura del nostro sistema di sicurezza. Nelle piccole comunità della Provincia sono un baluardo, uno scudo, un punto d’ascolto e di confronto cui affidarsi. Lo dico ancora una volta: il mio principale compito è non farli sentire mai soli nella difficile missione di prendersi cura delle persone che entrano nelle nostre caserme, dei cittadini che vi si rivolgono speranzosi. E a loro chiedo ogni giorno il coraggio di intercettare, andare a cercare il disagio sociale, le persone che vivono un momento di difficoltà, a partire dai Carabinieri che operano e vivono sul loro territorio. Continuate ad insegnare loro che al mattino, prima della bandoliera, devono indossare un sorriso e devono sentire la necessità di condividerlo con tutte le persone con cui si relazionano.

Un saluto cordiale alle autorità politiche provinciali e regionali, al presidente della Provincia Alessandro Romoli, e al consigliere regionale Enrico Panunzi che ringrazio per la loro costante vicinanza all’Arma. Un particolare ringraziamento all’On. Mauro Rotelli e al consigliere regionale Daniele Sabatini per i messaggi augurali  che hanno fatto pervenire all’Arma di Viterbo.

Con particolare deferenza saluto il Dott. Massimiliano Siddi in rappresentanza del Procuratore Capo della Repubblica, Dott. Paolo Auriemma e del Presidente del Tribunale di Viterbo, Dott. Francesco Oddi, con i quali, mi sia permesso, esiste quella straordinaria sinergia che garantisce una pronta risposta alle richieste di sicurezza e certezza della legalità provenienti dal territorio.

Un saluto affettuoso e cordiale a tutti i comandanti, colleghi e amici delle altre forze armate in servizio e in quiescenza, che hanno voluto festeggiare con noi la patrona dell’Arma, alla presenza delle insegne dei labari delle Associazioni combattentistiche e d’arma.

Un abbraccio affettuoso lo rivolgo ai tanti appartenenti della grande famiglia dell’Arma in congedo qui presenti che sono quotidianamente impegnati in attività sociali e di pubblica utilità. Un saluto al coordinatore provinciale dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Viterbo, Capitano Salvatore Vito Rubuano. E un grazie riconoscente ai colleghi ufficiali ed ex comandanti provinciali oggi intervenuti.

Un grato pensiero rivolgo a suor Francesca, perché nelle sue preghiere a Santa Rosa le chieda di infonderci la forza di testimoniare con l’esempio delle nostre azioni quotidiane i valori della nostra fede e di professare la vera solidarietà dell’accoglienza.

Un saluto riconoscente ai rappresentanti dell’imprenditoria e del lavoro con i quali è in atto un percorso di forte collaborazione e proficuo confronto tanto più necessario se consideriamo la pioggia di finanziamenti che, con il PNRR, sono impegnati sul territorio provinciale che occorre preservare dalle mire della criminalità che quotidianamente prova ad allungare i suoi avidi tentacoli.

Un grato pensiero rivolgo carabinieri della rappresentanza militare e delle associazioni sindacali a cui rinnovo la personale incondizionata disponibilità al dialogo e al confronto per il bene di tutti gli appartenenti all’Arma.

Un grazie speciale al coro della Schola Cantorum della Basilica della Quercia che ha reso così piacevole questa celebrazione.

Oggi si festeggia la Celeste Patrona dell’Arma “Maria Virgo Fidelis”, l'”81 ° Anniversario della Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Adesso permettetemi di rivolgere un saluto speciale ai veri protagonisti della giornata che sono i giovani e giovanissimi alunni e studenti, che ho fortemente voluto avere insieme a noi. Grazie alle Istituzioni scolastiche, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Dott. Daniele Peroni, all’Università della Tuscia, oggi rappresentata dal Professor Alvaro Marucci; grazie ai dirigenti scolastici che, in un martedì pieno d’impegni, hanno voluto essere qui presenti. E grazie agli insegnanti ai quali ogni giorno affidiamo fiduciosi i nostri figli.

Adesso spiego i motivi delle mie affermazioni.

Oggi ricorre un altro evento importante. E’ la giornata nazionale degli alberi, che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio arboreo del nostro Paese, sensibilizzando quante più persone possibili sull’importanza di tutelarlo e di accrescerlo. Gli alberi sono alleati fondamentali nella lotta al cambiamento climatico, grazie alla loro capacità di assorbire anidride carbonica. Ma le ricchezze del bosco, delle foreste, sintetizzate nel ricorrente modernissimo concetto di servizi ecosistemici, tra i quali, per ragioni di sintesi voglio evidenziare quello relativo alla capacità degli apparati radicali di contenere il rischio idrogeologico, così attuale se guardiamo alle ricorrenti immagini di questi giorni.

Il 21 novembre ricorre un’altra occasione per ribadire l’impegno dei Carabinieri in uno scenario di assoluta attualità e indubbia urgenza: la sfida ambientale.

Con la straordinaria competenza e passione dei carabinieri forestali, che saluto rivolgendomi al Comandante del Gruppo Carabinieri forestale di Viterbo, il Ten. Col. Leonardo Mareschi, sono state organizzate una serie di iniziative, nell’ambito della “Giornata nazionale degli alberi”, volte a diffondere la cultura ambientale e della legalità nelle scuole della provincia.

Si punta a sviluppare nei ragazzi la visione di un contesto in cui la valorizzazione della propria individualità sia funzionale a garantire un futuro vivibile alle generazioni che verranno dopo di noi, a partire da un ecosistema ricco e sano, così iscrivendo, tra i principi fondamentali che devono regolare la nostra convivenza, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, cioè la via della sostenibilità nell’interesse delle future generazioni.

Il nostro impegno, quindi, non si ferma alla prevenzione e alla repressione di reati e di illegalità ad impatto ambientale. Riteniamo altrettanto fondamentale un dialogo continuo con le nuove generazioni, con le scuole, con i bambini nei quali già si colgono i primi, incoraggianti germogli di una consapevolezza e di una sensibilità che sorprendono e incantano.

La celebrazione e le ricorrenze odierne, come ho detto all’inizio del mio intervento, rappresentano un momento di riflessione, ricordo e insieme di rinnovazione concreta, operativa, del giuramento di fedeltà che la Virgo fidelis incarna, dell’impegno a prendersi cura delle comunità che ci sono affidate.

Grazie della vostra attenzione.” Al termine della cerimonia, gli alunni presenti hanno ricevuto dei gadget dai Carabinieri e hanno conosciuto il nuovo Prefetto che si è presentato e soffermato a parlare con loro.

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