Celebrata oggi la Madonna Liberatrice

di REDAZIONE-

VITERBO- Si è svolta questo pomeriggio la tradizionale processione della Madonna liberatrice, protettrice della città dal 1320,  con la statua della Madonna che è stata trasportata a spalla da piazza del Plebiscito per arrivare alla chiesa della Trinità, dove il Vescovo, Mons. Lino Fumagalli, ha celebrato una S. Messa.  Presenti una rappresentanze dei facchini di Santa Rosa, con il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, i cavalieri dell’ordine costantiniano di San Giorgio, una delegazione dei cavalieri di Malta, il commissario prefettizio Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il senatore della Lega, Umberto Fusco ed alcuni candidati sindaco: Chiara Frontini,  Laura Allegrini, Claudio Ubertini e Marco Cardona. il Vescovo Lino nella sua omelia ha detto: “In questi anni abbiamo chiesto alla Madonna Liberatrice di liberarci da alcune particolari difficoltà. Oggi credo che la richiesta condivisa e presente nel cuore di ognuno di noi sia quella di chiedere di liberarci dal flagello della guerra. Questa guerra insensata che sta distruggendo le nazioni e sta mettendo in difficoltà la stessa sopravvivenza alimentare di milioni e milioni di persone”. Poi il vescovo ha accennato al periodo di campagna elettorale che sta vivendo la Tuscia in questi giorni ed ha augurato a tutti di vincere, sottolineando però che la cosa più importante sia quella di non rimanere legati al proprio particolare, ma guardare al bene comune. “Viterbo ha diritto a tutto questo – ha aggiunto il vescovo Lino – Chiediamo alla Madonna Liberatrice di aiutarci ad essere promotori di pace, accoglienza e collaborazione”.

Ricordiamo che Maria Santissima Liberatrice, protettrice di Viterbo, inizia ad essere venerata il 28 maggio 1320, a seguito della protezione accordata dalla Vergine alla Città dei Papi, martoriata da violente calamità naturali e da gravi discordie civili. I viterbesi, in base alle cronache del tempo, ritrovarono la pace ai piedi dell’Immagine della Madonna, da quel momento proclamata loro Liberatrice. Per solennizzare tale consacrazione, la Magistratura fece dono al Santuario di una riproduzione in argento della Città. L’antico statuto del 1344 stabilì che la sua festa si celebrasse ogni anno, nel lunedì di Pentecoste.

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