Cellere, nel borgo medioevale di Pianiano arriva Musa 2023, V edizione

CELLERE (Viterbo)- Il programma di MUSA si rivolge ad un pubblico attento ed affezionato che negli anni ha apprezzato la qualità della proposta culturale. L’iniziativa scaturisce da un gruppo di residenti del Borgo, dalla Pro Loco e dal Comune di Cellere, che si fonda sul volontariato delle donne e degli uomini, senza fini di lucro, e sull’entusiasmo del gruppo organizzativo.
Gli eventi artistici di MUSA sono un momento atteso e nello stesso tempo necessario per far conoscere e apprezzare il fascino del luogo, che è un patrimonio importante del territorio della Tuscia e della Maremma.
Il Programma
Sabato 8 Luglio ore 21.00
La compagnia e la fondazione Dario Fo – Franca Rame presentano:
Lu Santo Jullare Francesco di Dario Fo con Mario Pirovano. Dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco.
Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.
“Lu Santo Jullàre Françesco” è un monologo in cui prende vita un’ intera serie di personaggi dell’Italia medievale: Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre.La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, l’incontro con il lupo, la malattia agli occhi…
Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi cinquant’anni, Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di san Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores” considerandoli buffoni osceni!
Dice Fo: “Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe, piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti…
“Dario Fo” scrive di Mario Pirovano: Mario Pirovano è un autodidatta di grandi qualità espressive. Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori. Alla fine ha assimilato come un’idrovora tutti i trucchi e la “sapienza” del mestiere al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo. Personalmente ho assistito ad una sua esibizione nell’Università di Firenze, facoltà di lettere. L’ ho trovato eccezionale. Soprattutto non mi faceva il verso, non mi imitava. Dimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento.”
Mario Pirovano nasce nel 1950 e trascorre la sua infanzia e adolescenza in campagna a Pregnana
Milanese. Nella prima metà degli anni settanta si trasferisce a Londra, dove continua a svolgere i più diversi lavori finché nel 1983 incontra Dario Fo e Franca Rame.
“Vivevo a Londra da quasi dieci anni. Una sera sono andato al teatro ‘Riverside Studios’ per assistere a Mistero Buffo: fu una folgorazione. Nella lingua, nei gesti, nei personaggi e nelle storie popolari di quell’opera io ritrovavo le atmosfere e le situazioni della mia infanzia contadina. Nella denuncia dell’ingiustizia, nella voglia di riscatto e nell’ironia mi sono riconosciuto subito completamente, consapevole del valore sociale oltre che artistico del testo. Sono tornato ogni sera a teatro per rivedere lo spettacolo e conoscere, finalmente, Dario Fo e Franca Rame”.
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Sabato 15 Luglio ore 21.00
Luca Cionco canta De Andrè
Con:
Luca Cionco: Chitarra e Voce
Fisandro Famiani: Fisarmonica
Massimo Furietti: Chitarra
Luca Cionco è fondatore e cantante degli Hotel Supramonte, omaggio a Fabrizio de André che in dieci anni ha collezionato concerti importanti in tutta Italia, anche con ospiti come Neri Marcorè, Ellade Bandini e Michele Ascolese.
I concerti sono sempre sold out, luogo elettivo sono i teatri come il Ghione e l’Olimpico di Roma, il
Morlacchi di Perugia, il Duse di Bologna, il Mancinelli di Orvieto, al Politeama di Genova e in tanti altri teatri e piazze.
Nel 2022 ci è stato assegnato da Francesco Pannofino il premio De Angelis per il “miglior talento
musicale”.
Nel 2023 nasce il format Luca Cionco canta de André con Fisandro Famiani, fisarmonicista degli Hotel Supramonte e Massimo Merus Furietti alla chitarra ripercorrendo il repertorio di uno dei più grandi cantautori di sempre per un evento più intimo rispetto al concerto completo degli HS.

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