Cena dei Veleni, il PM Massimiliano Siddi ha presentato appello contro la decisione del GUP Scarpato di dichiarare il “non luogo a procedere”

di REDAZIONE-

VITERBO- La vicenda giudiziaria legata al consigliere comunale Marco Bruzziches si arricchisce di un nuovo capitolo. Il PM Massimiliano Siddi ha presentato appello controla decisione del GUP Fiorella Scarpato di dichiarare il “non luogo a procedere” nei confronti di Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, e del marito Fabio Cavini. L’accusa sostiene che le azioni e le parole dei coniugi abbiano avuto una chiara finalità intimidatoria nei confronti di Bruzziches, considerato una minaccia per la stabilità politica della maggioranza.
Secondo Siddi, il comportamento della sindaca e del marito è stato motivato dalla paura di perdere il sostegno del consigliere, il cui ruolo nella maggioranza era cruciale. Durante una cena conviviale, le parole pronunciate avrebbero esplicitamente mirato a convincere Bruzziches a non perseguire propositi di distacco o scissione.
Il PM contesta la sentenza del giudice, sottolineando che le minacce erano rivolte in modo specifico a Bruzziches. Non sarebbe credibile, secondo Siddi, che Cavini abbia pronunciato confessioni di tale gravità in un contesto astratto e senza destinatari precisi. Al contrario, il PM ritiene che queste affermazioni avessero lo scopo diretto di influenzare il comportamento del consigliere, minando la sua libertà decisionale e politica.
Il caso, ribattezzato “Cena dei Veleni”, si avvia verso un secondo atto giudiziario. L’appello del PM mira a ribaltare la decisione iniziale, cercando di dimostrare che le azioni dei coniugi Frontini-Cavini rappresentavano una forma di pressione politica inaccettabile.

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