CGIL interviene sul post, poi cancellato, sulla pagina social del comune di Civita Castellana

CIVITA CASTELLANA (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Apparso un post, subito dopo cancellato, sulla pagina social del Comune di Civita Castellana in cui si invitavano i cittadini a recarsi in Comune per firmare una proposta di iniziativa popolare che fa riferimento all’introduzione del comma 1 bis all’articolo 14 della legge 22 maggio 1978 n. 194, relativa all’interruzione di gravidanza.
In questa proposta di legge è scritto che ”il medico che effettuala visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso”.
La CGIL afferma che un’iniziativa del genere è gravissima e inaccettabile.
Una caduta di stile da parte del Comune di Civita Castellana che promuove un piano dal contenuto aberrante e oscurantista sulla pagina istituzionale del comune. La CGIL ritiene intollerabile che venga promossa un’iniziativa che colpevolizza le donne limitandone la libertà e che denota che si sta compiendo un salto indietro nel tempo di molti anni.
Su reclamo presentato dalla CGIL nel 2015 l’Italia venne condannata dal Comitato europeo dei diritti sociali perché non veniva garantito l’accesso all’aborto sicuro e libero, e per discriminazione e ghettizzazione del personale non obiettore.
Sono passati otto anni e nulla è cambiato
Uno Stato di diritto, piuttosto, deve potenziare i consultori dove il progressivo impoverimento dei servizi offerti mette a repentaglio la salute delle donne e la loro libertà di scegliere. Non si può più accettare che siano violati i diritti delle donne e gli spazi di libertà e autodeterminazione conquistati con grande sacrificio”.

La segreteria della CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo

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