Chat “Emergenza Ucraina”: i consiglieri di minoranza di Acquapendente la abbandonano

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Dichiaro finita la mia appartenenza al Gruppo chat Emergenza Ucraina. Dal 10 Marzo su richiesta della maggioranza era stata creata per iniziative e comunicazioni su emergenza. Sono passati quasi tre mesi e niente è stato fatto. Quindi abbandono”. Questa la decisione del Consigliere di minoranza Alessandro Brenci a cui fa seguito la dichiarazione della Capogruppo Federica Friggi (fotografia). “EMERGENZA UCRAINA – LA MAGGIORANZA NON È INTERESSATA AL DIALOGO”. La lista di Maggioranza ha proposto un’iniziativa a favore del popolo Ucraino che nei fatti ha completamente ignorato. Ha ignorato gli Aquesiani che volevano collaborare e ignora le richieste di chiarimento che noi, rappresentanti della Minoranza, continuiamo a rivolgere.
Vi spieghiamo meglio. “Emergenza Ucraina” così è chiamata la chat di gruppo WhatsApp nata a seguito del consiglio straordinario del 7 marzo u.s. voluto dal gruppo consiliare di minoranza, in cui venivano approvate all’ unanimità due mozioni per la pace.
La chat di gruppo WhatsApp “Emergenza Ucraina”, composta da quasi tutta la maggioranza (Alessandra Terrosi, Mauro Bellavita, Serena Tini, Glauco Clementucci, Monica Putano Bisti, Massimo Pallotti, Patrizia Rosatelli) e due membri della minoranza (Federica Friggi, Alessandro Brenci), doveva essere la premessa su cui: Organizzare un tavolo di lavoro fattivo e propositivo volto a supportare il popolo ucraino in fuga. Fornire un servizio di assistenza ed aiuto ai nostri concittadini che, come sempre, si sono immediatamente resi disponibili e solidali. Nella realtà la chat è rimasta quasi totalmente muta. Non è stato inaugurato alcun tavolo di lavoro. Le poche informazioni condivise riguardavano maggiormente disposizioni a livello nazionale piuttosto che comunale. Le iniziative dei cittadini vengono ignorate. Alcuni cittadini, intenzionati ad accogliere o aiutare il popolo ucraino, ci hanno riferito di avere avuto difficoltà nel mettersi in contatto con gli uffici indicati nella pagina web istituzionale http://www.comuneacquapendente.it/wpaquesionet/ e talvolta venivano invitati a tornare o a richiamare in quanto l’amministrazione non era in grado di fornire indicazioni precise. In data 17 giugno 2022, dopo oltre 3 mesi dalla nascita della chat, abbiamo chiesto sulla chat di gruppo WhatsApp “Emergenza Ucraina” cosa si era fatto o si stesse facendo in relazione alle iniziative proposte e se ad Acquapendente ci fossero stati accolti cittadini ucraini. Ad oggi 1 luglio 2022 non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Vi saluto con una frase di Berlinguer “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non uno per uno”. Vi ricordiamo che noi siamo la minoranza ma insieme a voi possiamo fare la differenza, con il vostro aiuto possiamo cambiare Acquapendente”.

 

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