“Chi strumentalizza Santa Rosa non ama la città”: la sindaca Frontini difende le sue posizioni

VITERBO- Dopo l’acceso dibattito e le posizioni divergenti sul trasporto della Macchina di Santa Rosa, emersi ieri, 27 settembre, nel corso del consiglio comunale straordinario fra maggioranza e opposizione, la sindaca Frontini tiene a precisare alcuni concetti e difende le sue posizioni.

Secondo la Frontini, “i fatti dell’ultimo Trasporto dicono ben altro dal messaggio che si cerca di far passare”. Laura Allegrini, in particolare, nel corso del consiglio, ha definito “un disastro” l’ultimo trasporto della Macchina a causa delle divergenze fra i Facchini e coloro che devono garantire che il trasporto avvenga in sicurezza, secondo le normative vigenti, ed errori commessi a livello anche mediatico.
La Sindaca, anche attraverso Facebook, dopo aver espresso il suo punto di vista in Consiglio, incalza: “Nessuna frattura tra Comune e Facchini, raddoppiati i numeri della diretta del trasporto, che ha raggiunto l’1,85% di share in confronto al 0,97% del 2019, in Comune ospiti travel bloggers e anche una giornalista di Forbes, con un risparmio sul classico “buffet” di oltre il 30%.”

E, sul bando per la nuova Macchina, nonostante saremmo perfettamente in tempo per farla nel 2023 – puntualizza la Frontini – abbiamo preso una scelta: scegliamo di uscire dalla logica dell’emergenza e della fretta a tutti i costi per fare le cose per bene. Scegliamo di destinare quei fondi a supportare famiglie e imprese che questo autunno, se la situazione internazionale non cambia, si troveranno in difficoltà. Scegliamo di far passare la Macchina alle porte del Giubileo 2025 perché è strategico per la crescita della città, per fare in modo che Viterbo sia pronta ad ospitare un grandissimo evento mondiale, anche utilizzando il volano magnifico del trasporto del 2024, con un passaggio di consegne “ideale” tra Gloria e il nuovo vincitore il prossimo 3 settembre.”
Infine riafferma con decisione: “Perché se c’è un disastro, è lo stato in cui abbiamo raccolto la città dopo anni di incuria. Un disastro, quello sì, che, solo con l’impegno e la dedizione che mettiamo ogni giorno in questo servizio, potremmo sanare.”

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