Chiara Frontini sindaco

di MARCO ZAPPA-

VITERBO- Non è stata una vittoria ma un trionfo e diciamolo pure: strameritato. Chiara Frontini in poche legislature ha sovvertito ogni logica della politica che la gente non apprezza, quella cioè degli accordi sottobanco, delle imposizioni provenienti dall’alto di un partito e degli incarichi dati anche ad incapaci se occorre, magari solo perché portano tanti voti alla causa o perché sono utili idioti al sistema.
Non voglio con questo fare il panegirico del nuovo sindaco, ma sono certo che in qualsiasi città un soggetto politico come lei, non ricattabile né ingabbiato sarebbe un cavallo vincente.
È vero che sinistra e destra le hanno aperto la strada dimostrandosi al loro interno divise, litigiose per questioni di leadership e di potere, ma lo è altrettanto che lei ha saputo sfruttare queste debolezze mettendo in più a segno un colpo geniale, essersi assicurata la collaborazione di Vittorio Sgarbi.
Sono certo che il critico d’arte, in collaborazione con l’assessore alla cultura, alzerà e di molto il livello della città con buona pace di chi ha tentato solo per bassi scopi elettorali di screditarne la candidatura appigliandosi a ridicoli cavilli pur di delegittimarne il futuro incarico.
E mi fa ridere chi fa i conti della serva sulla spesa extra che comporterà l’assessorato alla bellezza, perché Sgarbi si strapaga da se già solamente citando e, quindi pubblicizzando, Viterbo nelle sue apparizioni televisive.
Ci sarà poi il battesimo per un numero consistente di nuovi eletti e questo lo reputo un bene perché rappresentano aria fresca in una città stagnante dove da troppe legislature compaiono sempre le stesse consumate facce.
Alcuni che stimavo scendono dal carrozzone e me ne dispiace mentre non ho alcun rimpianto per altri che hanno solo inutilmente scaldato la panca, ma rimpinguato in compenso le proprie tasche.
Il compito che avrà Chiara Frontini non sarà certo facile perché Viterbo si aspetta molto da lei e il vecchio sistema non le farà sconti di sorta, ma dall’esterno si percepisce il suo giovane entusiasmo, quello di chi ha investito tempo e risorse per ottenere fortemente uno scopo così da poter essere arbitro del proprio destino.

 

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