Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite: “Riportare il sorriso sul volto di un bimbo: obiettivo raggiunto”

MONTEFIASCONE (Viterbo) – “A distanza di quattro mesi, vedere il frutto delle nostre comuni fatiche e della generosità della popolazione arrivare a compimento, è una gioia immensa.” A parlare è Marco Delle Monache, Pastore della Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite, la comunità battista di Montefiascone circa l’esito di “E non impareranno più la guerra”, l’evento a metà tra teatro e concerto organizzato presso la Rocca dei Papi, con il patrocinio del Comune di Montefiascone, il 25 Giugno scorso.

“Dall’Ucraina – prosegue il Pastore – abbiamo ricevuto in questo giorni, tramite Oksana Goloida, responsabile locale per gli aiuti alle popolazioni ucraine, questa nota:

‘Grazie al vostro sostegno finanziario, abbiamo organizzato interessanti gite, escursioni e intrattenimenti per i bambini i cui genitori stanno difendendo la loro terra natale. In un momento così difficile, i bambini hanno avuto l’opportunità di rilassarsi, di fare amicizia con gli animali , di partecipare a una ricerca emozionante, di visitare il museo della vita antica, la riserva storica e culturale e di tornare a provare la gioia di essere bambini. Che le vostre buone azioni vi siano restituite al centuplo! Grazie mille! Natalia Gevko’

La nota era accompagnata dalle foto (con i volti dei bambini oscurati per ovvi motivi), a dimostrare la gioia di quelli che definisco ‘nostri figli’, alcuni dei quali, orfani di guerra, purtroppo.”

Lo spettacolo, organizzato assieme all’Associazione Musicale Enarmonia e alla compagnia teatrale Fanalino di Coda, aveva raccolto durante l’evento gratuito le donazioni del pubblico in sala e quelle online di chi non aveva potuto partecipare.

“Il nostro scopo – conclude Marco – non era quello di supportare l’una o l’altra compagine, ma quella di invitare ad una riflessione su cosa possa essere fatto affinché nessun uomo impari più la guerra, come dice il versetto del profeta Isaia che da origine al titolo dello spettacolo. Nessuna guerra, non solo quella in Ucraina, ma tutte le altre sparse nel mondo. Chi ha liberamente donato, questo lo ha sentito, e capito. Un grazie ancora: a loro va il merito di aver dato un sorriso a quei bimbi. Noi siamo stati solo un tramite.”

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