di SIMONE CHIANI-
VITERBO – La dichiarazione del proprietario del Baretto 2.0 a Via San Lorenzo, ossia in piena zona “movida viterbese” e a 2 passi da tutte le principali attrazioni storiche della Città dei Papi, non lascia dubbi: la situazione è drammatica e tra gli imprenditori sta nascendo una sorta di rassegnazione, che non lascia presagire nulla di buono per il futuro.
“Ho chiuso perché non conviene rimanere aperti. Conviene chiudere dal lunedì al giovedì per aprire solo nel weekend.” esordisce così Adrian Frunzescu, proprietario del bar (prima collocato poco più giù, sulla stessa via) ormai dal 2011.
“Di questi periodi, gli anni scorsi, vendevo un chilo e mezzo al giorno di caffè. Oggi al massimo un chilo a settimana. – spiega – Solo per accendere luci e tirare su la saracinesca, spendo soldi che non rientrano. La gente è sempre stata poca in questo periodo, ma così mai“.
Adrian è un giovane imprenditore che ha sempre cercato di fare del suo meglio per reinventarsi e per appoggiare le iniziative cittadine. Come quella di Natale, risultata, secondo lui, “non soddisfacente“.
Cosa si potrebbe fare per dare una scossa alla situazione? È forse colpa del terrore diffuso dalla pandemia?
Risponde a tutto, concludendo: “Anche. Come dicevo c’era poca gente, ma comunque usciva. Questa pandemia ci ha ammazzato a tutti.
Consideriamo pure che per molti non ci sono soldi. Sono finiti i contratti. Quindi la spesa in giro è minore.
Per dare una scossa alla situazione servono eventi, e serve innanzitutto pulizia del centro storico. Un qualcuno che valorizzi il centro storico. Non c’è nessuno e non c’è mai stato nessuno.”
