VITERBO- La consigliera comunale del Pd, Luisa Ciambella, scrive: “Tuscia settima provincia in Italia per consumo di suolo pro capite. E’ necessario che le istituzioni intervengano subito per invertire la rotta, tutelando agricoltura e paesaggio.
E’ stato presentato stamani il rapporto 2021 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura di #Snpa (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente). Uno studio che insieme alle nuove costruzioni prende in considerazione anche le superfici coperte dagli impianti fotovoltaici a terra.
Nella provincia di Viterbo il valore del consumo di suolo pro capite è di 2,19 metri quadrati per abitante, più del doppio della media nazionale (0,87) e addirittura il triplo di quella regionale (0,75). In Italia si registrano dati più alti solo a Novara (3,08), Chieti (2,88), L’Aquila (2,74), Sassari (2,63), Campobasso (2,45) e Ravenna (2,33). Questi invece i numeri delle altre province del Lazio: 1,76 mq/ab a Rieti; 0,66 a Frosinone; 0,64 a Roma; 0,60 a Latina.
Per la Tuscia si tratta di un trend negativo che va avanti da alcuni anni e che deve preoccupare tutti, in primis le istituzioni locali. Come detto più volte insieme a tanti amici che sostengono la mia stessa posizione, le rinnovabili sono il futuro ma devono essere #rinnovabiliintegrate: sui tetti o sulle coperture di edifici già esistenti. Di questo passo, invece, il nostro territorio rischia di vedere snaturata la propria vocazione agricola e di perdere quei connotati di bellezza che ne hanno fatto meta di richiamo per turisti di tutto il mondo.
“Il suolo – spiega la Fao – è una risorsa limitata; il suo impoverimento e conseguente degrado non sono recuperabili nel corso di una vita. I suoli devono essere riconosciuti e apprezzati per le loro capacità produttive e per il loro contributo nel garantire la sicurezza alimentare e mantenere servizi ecosistemici chiave”.
#saveTUSCIA
