Cinghiali, Forza Italia chiede la caccia selettiva dal 4 maggio

VITERBO – Riceviamo da Andrea Di Sorte, responsabile Enti Locali di Forza Italia e del coordinamento provinciale di Viterbo e pubblichiamo: “Mentre il Governo rinchiude in casa i cittadini italiani, ci sono specie animali che stanno prendendo sempre più spazio nell’ambiente urbano, con ripercussioni sulla vita sociale delle persone. Il riferimento è ovviamente ai cinghiali.

Stiamo ricevendo decine di segnalazioni di pericolo sia dal capoluogo viterbese ma anche dalla provincia. Non ultimo il caso di Orte, dove gli animali, liberi di vagare sulla superstrada, hanno provocato un violento incidente con un’automobile; per fortuna che il conducente non ha riportato danni, ma la sua autovettura è andata distrutta.

Il problema è molto grave ed ha due risvolti. Uni di sicurezza urbana: ci sono ungulati che vivono ormai dentro i centri abitati, frequentano giardini di case in maniera regolare e minano la libertà di circolazione di molte famiglie. I sindaci sono disperati e non hanno alcuno strumento per risolvere il problema.
Il secondo risvolto è legato al settore agricolo, dove i danni da fauna sono da sempre un enorme problema per i nostri agricoltori. Con l’avvento del Covid-19, la conseguente crisi dei braccianti e l’arretramento dell’attività umana, certe specie animali, come i cinghiali, stanno intensificando i danni alle coltivazioni. In tutto questo assistiamo ad un grave ritardo della Regione Lazio, che ormai da più di 5 anni non riesce a riorganizzare il protocollo per risarcire le aziende dai danni o mettere in atto una benché minima forma di prevenzione.

Auspichiamo che, nella Fase-2 che partirà dal 4 maggio, sia consentita ed organizzata una caccia di selezione tramite l’ATC, garantita da standard di sicurezza adeguati: utilizzo di dispositivi di protezione interfacciale e distanziamento personale oltre 2 metri.
La selezione degli animali è da intendersi come attività strettamente connessa alla filiera agricola, in quanto attività in suo supporto, non servono decreti particolari.

Se non si provvederà a mettere in piedi questo genere di attività, la nostra provincia correrà il forte rischio di piangere presto qualche suo figlio. E questo sarebbe inaccettabile”.

 

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