Circolo della conoscenza Prc- Sinistra Europea di Viterbo: “Fare scuola insieme, riaprire in sicurezza”

VITERBO – Riceviamo da Piero Arcangeli per il Circolo della Conoscenza di Rifondazione e pubblichiamo: “Il Circolo della Conoscenza PRC-Sinistra Europea di Viterbo esprime la propria solidarietà al personale della Scuola pubblica, in sciopero Lunedì 8 giugno. Lo stesso giorno, ultimo di un anno scolastico “in emergenza”, gli insegnanti manifesteranno a Roma, avanti al Ministero dell’Istruzione, il proprio dissenso sulle deboli e confuse proposte governative per la ripresa delle lezioni a settembre.

L’attività didattica “in sicurezza” richiede infatti un reale investimento sul futuro, ben al di là del miliardo e mezzo scarso della Ministra Azzolina o dell’abnorme spesa aggiuntiva per incapsulare gli studenti nel plexiglass. Né è pensabile un prolungamento della “didattica a distanza”, che si tradurrebbe in maggiore distanza da una didattica incentrata sulla relazione docente/discenti, a scapito della qualità e con inaccettabile incremento delle disuguaglianze fra gli allievi. Il contrario, in definitiva, del compito assegnato dalla Costituzione alla scuola di tutti, alla Scuola della Repubblica, intesa come strumento primario per la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. 3).

La verità è che – ormai da vent’anni – i governi di centro-destra, di centro-sinistra o come l’attuale di centro-sx-dx non pensano più alla Scuola come ad una funzione dello Stato, essendosi arresi (com’è accaduto per la Sanità) alla logica privatistica e concorrenziale di una scuola-azienda. Tanto da lasciare irrisolto il vecchio, serio problema della messa in sicurezza di gran parte degli edifici scolastici; così come oggi non si pongono l’unico obiettivo politico sensato, che è quello di raddoppiare spazi e personale docente a disposizione di classi formate da un numero ridotto di alunni.

Per questo, come per altri obiettivi realistici, sia pure di ampio respiro, serve un’intelligenza progettuale di cui non vediamo traccia.  S’infittisce, al contrario, la cortina fumogena delle “grandi opere”, per il miraggio e il vantaggio dei grandi profitti.

Noi comunisti abbiamo in mente, un’Opera Grande: disegnare e realizzare il futuro della scuola, della salute e dell’ambiente sui bisogni e sui diritti comuni, sulle necessità vitali e culturali delle persone, per una società più giusta e più libera. Per un altro mondo possibile”.

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