Cisl Lazio denuncia insufficienza dei locali al liceo S. Rosa rispetto alla domanda di iscrizioni

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo la lettera della Cisl scuola Lazio indirizzata al Direttore Generale USR per il Lazio, all’assessore Regionale all’Istruzione ed all’assessore all’istruzione della Provincia di Viterbo: “OGGETTO: Liceo S. Rosa da Viterbo. Emergenza locali.
La dirigenza del liceo S. Rosa da Viterbo ha già più volte segnalato la grave situazione di disagio nella quale si trova l’istituto di cui trattasi, a causa dell’insufficienza dei locali rispetto alla crescente domanda di iscrizioni, evidentemente correlata all’apprezzamento dell’offerta for­mativa erogata. Apprezzamento che, giova evidenziare, non è venuto meno neppure di fronte alle difficoltà causate dalla pandemia, che ha costretto il S. Rosa a sacrificare spazi laboratoriali e a destinare all’attività didattica anche ambienti in sé probabilmente insuscettibili di tale uso,
nella convinzione, fondata su formali, ma anche concrete rassicurazioni, di una ormai prossima assegnazione di locali congruenti con le necessità della scuola.
Purtroppo, tale prospettiva non si è finora realizzata, ed è anzi venuta meno nella sua ultima possibile versione – consistente nell’assegnazione di locali invia Cardarelli (Viterbo) – per que­stioni attinenti alla trattativa tra Provincia e proprietà dei medesimi. La conseguenza è che la situazione logistica relativa al prossimo anno scolastico 2022/23 si presenta per l’istituto in termini ancor più problematici di quanto comunque si prospetterebbe, anche in assenza dell’incremento delle iscrizioni che ha portato alla costituzione di due ulteriori classi rispetto a quelle funzionanti nel corrente anno scolastico.
Ad avviso della scrivente Organizzazione Sindacale, la questione non può trovare soluzione nel semplice dirottamento delle iscrizioni verso altre istituzioni scolastiche, spesso difficilmente raggiungibili, o prive dell’indirizzo di studi prescelto in prima istanza dagli studenti. Si pone, cioè, un evidente problema di diritto allo studio che deve essere assicurato all’utenza.
La scrivente O.S. ritiene che sia necessario non lasciare nulla di intentato per non disperde­re le iscrizioni pervenute e soddisfare le esigenze dell’utenza, che rimane, comunque, la prima e prescrittiva priorità per ogni pubblica amministrazione. A tale fine, ci dichiariamo senz’altro disponibili alla partecipazione a un tavolo di confronto, congiuntamente alle altre sigle sindacali per individuare una soluzione idonea al problema..
Cordiali saluti”.

 

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