Cisterna per l’acqua potabile a Sant’Angelo: disagio su disagio per i cittadini

VITERBO – Riceviamo dal consigliere comunale della Lega di Viterbo, Andrea Micci e pubblichiamo: “Nella frazione di Sant’Angelo, comune di Viterbo, è stata recentemente installata una cisterna per la distribuzione di acqua potabile, posizionata a circa 2 chilometri dal centro abitato. Questa decisione, apparentemente finalizzata a offrire una soluzione temporanea alla mancanza di acqua potabile, ha sollevato non poche critiche da parte dei residenti.

Sant’Angelo è un borgo di circa 200 abitanti, in gran parte anziani, molti dei quali non dispongono di un mezzo di trasporto per raggiungere la cisterna. La sua collocazione, lontana dal centro abitato e situata in una zona in salita, rende di fatto impraticabile l’accesso a una risorsa essenziale come l’acqua. Inoltre, le dimensioni della cisterna sono palesemente inadeguate a soddisfare i bisogni della popolazione.

I cittadini del borgo, già duramente provati da una serie di disservizi infrastrutturali e logistici, considerano questa installazione una vera e propria beffa. Negli anni, Sant’Angelo ha dovuto far fronte a strade franate e inaccessibili, lunghi periodi senza linea telefonica funzionante, l’assenza di parcheggi e da ultimo anche di bagni pubblici, ora anche al problema dell’acqua non potabile. La cisterna posizionata così distante appare come l’ennesima dimostrazione di disattenzione e trascuratezza da parte dell’amministrazione comunale.

In un contesto in cui le esigenze primarie del borgo rimangono insoddisfatte, nonostante le promesse della Sindaca Frontini fatte proprio durante un incontro coi residenti, tutte disattese, l’amministrazione comunale sembra invece puntare su opere di dubbia utilità come la realizzazione di un ponte tibetano, intervento che, per quanto suggestivo, appare del tutto scollegato dalle urgenze quotidiane della comunità locale.

I residenti di Sant’Angelo chiedono un intervento immediato per spostare la cisterna in una posizione più accessibile, possibilmente all’interno del borgo, e per aumentare le sue dimensioni, garantendo così una distribuzione adeguata di acqua potabile. Inoltre, sollecitano un piano concreto e sistematico per affrontare le numerose problematiche infrastrutturali che continuano a isolare e penalizzare questa frazione.

La comunità di Sant’Angelo merita risposte concrete e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, affinché la qualità della vita degli abitanti non venga ulteriormente compromessa”.

Al riguardo ci ha contattato anche la signora Daniela Vittori, che ha rimarcato la distanza della piccola cisterna al cimitero, fuori dalle mura dello stesso, creando disagio su disagio, visto che le persone per prendere l’acqua potabile dalla cisterna devono recarsi con la macchina al cimitero e riempire lì le taniche. “Le persone che non hanno nessuno – ha precisato- e che riescono in qualche modo ad allungarsi fino alla piazza del paese, non riescono ad andare al cimiero che dista un chilometro e mezzo  dal centro del paese, pertanto stanno bevendo comunque un’acqua che non è buona. Io ho chiamato l’altro ieri il comune di Viterbo, mi hanno passato la segretaria della sindaca, che mi ha risposto che loro avevano fatto già tanto”.

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