Civ, presentato il documento generale d’indirizzo

Il Consiglio d’Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’INPS ha presentato stamane, a Palazzo Wedekind, il Documento generale d’indirizzo che analizza i processi di trasformazione sociale ed economica in atto nel tentativo di offrire all’Italia un Istituto preparato alle sfide del futuro.

Il presidente del CIV, Roberto Ghiselli, aprendo i lavori ha evidenziato le tematiche all’ordine del giorno nell’agenda del Paese. Tra i temi trattati, l’invecchiamento della popolazione, la crescita dei soggetti non autosufficienti, la lotta alla povertà, il mercato del lavoro frammentato e caratterizzato da contratti discontinui. “L’INPS – ha spiegato Ghiselli – sarà chiamato a muoversi, nei prossimi anni, tra le nuove esigenze di welfare, in uno scenario in costante mutamento in cui le maglie della protezione sociale sono destinate a estendersi”.
La qualità del servizio – ha ricordato Ghiselli – passa anche attraverso un rapporto più evoluto fra l’Istituto, i Patronati e gli intermediari, “soggetti che svolgono ruolo fondamentale nel nostro paese. Le tecnologie non sostituiscono le competenze che un luogo di presa in carico delle esigenze dei cittadini può avere. INPS deve garantire servizi efficienti e un accesso semplice alle informazioni”.

Uno spunto raccolto dal Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che ha rimarcato l’importanza della dimensione territoriale e delle reti di contatto: “sui territori si colma il deficit tecnologico. C’è una parte della nostra cittadinanza che il tema della digitalizzazione non lo sente proprio e non lo sentirà mai come esigenza, fosse anche per ragioni anagrafiche. Ecco allora che il richiamo alla collaborazione con patronati e professionisti diventa importante per raggiungere l’interesse generale della collettività”.
Valutando il Documento d’indirizzo presentato dal CIV, Calderone ha parlato di un atto sfidante: “Le transizioni in atto, specie nel mondo del lavoro, coinvolgono la dimensione e il ruolo dell’Istituto nel quadro del sistema-paese – ha precisato il Ministro – La grande sfida è gestire con efficienza, trasparenza, sensibilità e lungimiranza questa fase storica”.
Calderone ha quindi apprezzato i servizi pro-attivi varati dall’Istituto, richiamando l’importanza di un approccio dinamico e di vicinanza a cittadini e imprese: “Ho apprezzato il richiamo a ciò che l’Istituto ha fatto durante la pandemia. Ho sempre detto, in ogni occasione, che ogni processo definito con successo per gli intermediari, è andato bene perché c’è stato un funzionario dell’INPS che ha seguito il percorso e ha disposto le autorizzazioni”.

Il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, è intervenuto in chiusura dei lavori, evidenziando come il Documento d’indirizzo debba rappresentare la guida dell’Istituto, “che conferma l’impegno profuso dall’intera struttura nell’innovazione, nell’equità e per la solidarietà”. Tridico ha ricordato l’impulso dato negli ultimi anni all’innovazione e alla trasparenza: con l’aumento dei controlli e l’interoperabilità delle banche dati, la costituzione di una Direzione Antifrode capace di operare in ottica preventiva, il progetto degli open data e – da ultimo – il lancio del nuovo portale. “Nel 2022 il sito dell’INPS, che permette l’accesso a 400 prestazioni e servizi, è stato visitato 792 milioni di volte, con una media di 66 milioni di visualizzazioni mensili. Numeri eccezionali, che attestano l’importanza strategica della nostra presenza digitale, valorizzata da un portale concepito in una logica di proattività, semplificazione e accessibilità”.
Tridico si è soffermato sulla volontà di riconoscere prestazioni e servizi ai cittadini: “uno sforzo, quello di raccogliere i diritti inespressi, che è stato sperimentale e che si sta rivelando di successo grazie agli investimenti fatti. In ambito tecnologico abbiamo più che raddoppiato l’impegno finanziario: oggi la spesa è di 520 milioni di euro, cui vanno aggiunti i circa 189 milioni riconosciuti dal PNRR”.
Un passaggio, infine, sul personale INPS e sull’ingresso di nuovi funzionari, ormai in dirittura d’arrivo: “Ci saranno 5.300 assunzioni nel 2023, segneranno l’ingresso di migliaia di giovani e aumenteranno le competenze digitali della nostra organizzazione”.

Le conclusioni, affidate a Guido Lazzarelli, vice-presidente del CIV, sono seguite agli interventi di Walter Rizzetto (Presidente Commissione Lavoro della Camera), Alessandro Canelli (Comitato Direttivo ANCI), Paolo Ricotti (Presidente raggruppamento patronati CE.PA), Walter Marani (Presidente raggruppamento patronati C.I.P.L.A.) e Rosario De Luca (Presidente nazionale Ordine dei Consulenti).

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