Civita Castellana, campo estivo diocesano per ragazzi di Scuole Superiori e Giovani Universitari

CIVITA CASTELLANA (Viterbo)- La Pastorale Giovanile Vocazionale propone dal 23 al 26 agosto a Perugia, in accordo con la nostra Caritas diocesana e con la Caritas di Perugia, un campo estivo diocesano per ragazzi di scuole superiori e giovani universitari, un campo di servizio nella Caritas di Perugia, incoraggiati dalle parole del servo di Dio don Pierluigi Quatrini: “Dalla paura alla gioia del servizio”. È per coloro che desiderano fare un’esperienza significativa, ma che non potranno prendere parte alla GMG. Siamo certi che mettersi al servizio dei più bisognosi permetterà di riscoprire la propria vocazione all’amore. La principale missione della Caritas non è solo l’aiuto diretto, concreto, immediato ai poveri, ma è una mission prevalentemente pedagogica e pastorale: è un’esperienza di carità fatta di incontro, condivisione, partecipazione, scambio reciproco affinché le persone e le comunità vengano coinvolte e sensibilizzate verso le difficoltà.
Locandina (1)Il campo sarà articolato su più giornate, nelle quali a momenti di gioco o di attività di catechesi e riflessione, svolte in struttura, si alterneranno uscite ed esperienze sul territorio, fra le quali la visita e servizio alla cittadella della Caritas di Perugia.
La settimana sarà particolarmente significativa, sia per i ragazzi che per gli educatori.
Questa esperienza farà toccare con mano la meravigliosa ricchezza che i ragazzi portano con sé. A
volte ci dimentichiamo che la forma più semplice di vivere il vangelo è avere in comune la quotidianità, per camminare insieme, confrontandosi sui temi importanti della vita e condividere con consapevolezza “Cultura e Vangelo”, ritrovando il vero senso della bellezza della nostra fede, del nostro essere cristiani, per fare nuove tutte le cose.
Possiamo dirci comunità ecclesiale, se siamo prolungamento di Cristo nel corso della storia, che dà senso e spessore alla vita cristiana.
“…Il grido silenzioso dei tanti poveri deve trovare il popolo di Dio in prima linea, sempre e dovunque, per dare loro voce, per difenderli e solidarizzare con essi davanti a tanta ipocrisia e tante promesse disattese, e per invitarli a partecipare alla vita della comunità. È vero, la Chiesa non ha soluzioni complessive da proporre, ma offre, con la grazia di Cristo, la sua testimonianza e gesti di condivisione. Essa, inoltre, si sente in dovere di presentare le istanze di quanti non hanno il
necessario per vivere. Ricordare a tutti il grande valore del bene comune è per il popolo cristiano un impegno di vita…” (Papa Francesco).
“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35).

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