CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Un finanziamento di 22 mila e 400 euro per Halaesus. Lo ha stanziato la Regione Lazio, premiando la manifestazione culturale realizzata dal Comune di Civita Castellana, alla sua terza edizione, che ora con questo contributo potrà crescere e ampliarsi.
“Grazie al finanziamento della Regione, che ringraziamo per aver ritenuto Halaesus meritevole di contributo, potremo realizzare un progetto che abbiamo in animo da tempo – spiega l’assessore alla Cultura, Giovanna Fortuna -, vale a dire la sezione teatrale della rassegna. Ci stiamo già lavorando, vorremmo programmarlo per giugno insieme a compagnie teatrali del territorio ma ci serve ancora un po’ di tempo per strutturarlo”.
“L’ennesimo segnale di attenzione dell’ente regionale ai progetti di qualità del nostro territorio – commenta il sindaco Luca Giampieri -. Questo finanziamento è il riconoscimento del buon lavoro svolto dal Comune, dall’assessore Fortuna e da tutti coloro che lavorano per la buona riuscita delle iniziative culturali civitoniche. Grazie al sostegno della Regione, potremo continuare a promuovere al meglio, attraverso Halaesus, tutte le forme d’arte e di creatività di cui Civita Castellana va fiera”.
Continuano, intanto, gli appuntamenti previsti dalla rassegna: venerdì 26 aprile alle 18 nella sala conferenze della curia vescovile si terrà una conferenza del maestro Carmine Carrisi e, a seguire, alle 19,30 il coro Giovani Voci Bassano, diretto da Cinzia Zanon, si esibirà nello spettacolo “Imagination” nella chiesa cattedrale. Sabato 27 aprile alle 18 alla biblioteca comunale Enrico Minio Ettore Racioppa relazionerà, invece, sui “Riflessi di San Bernardino a Civita Castellana – Un influencer ante litteram”.
Il maestro Carmine Carrisi, salentino di nascita (Castiglione di Andrano in provincia di Lecce), civitonico d’adozione, è stato direttore del conservatorio Martini di Bologna, dopo un precedente incarico direttivo triennale al conservatorio Maderna di Cesena. Nel suo lunghissimo curriculum in particolare evidenza la formazione musicale pianistica, clavicembalistica e organistica, iniziata ancora da bambino e perfezionata poi nei conservatori di Roma, Padova, Venezia, Milano e all’Accademia Chigiana di Siena. Carrisi si è dedicato anche a studi di composizione e direzione orchestrale, divenendo titolare di cattedra di Lettura della partitura al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Sotto la sua direzione, l’Orchestra sinfonica del conservatorio di Bologna ha potuto realizzare numerose opere liriche e svolgere un’articolata attività concertistica anche in varie città europee, avendo persino l’onore di animare, insieme con il Coro delle voci bianche della Polonia, dell’Australia e dell’Antoniano di Bologna, il concerto d’apertura del Giubileo del 2000 nella Sala Nervi in Vaticano. Venerdì ad Halaesus Carrisi ripercorrerà la sua carriera, soffermandosi soprattutto sul periodo in cui viveva a Civita Castellana. Dialogherà con lui il maestro Fabio Galadini e sarà ospite, per ricordare insieme i loro esordi musicali, Aldo Angeletti.
Sabato 27, poi, Ettore Racioppa spiegherà perché Civita Castellana è una delle tante città italiane del centro e del nord che conserva tracce della predicazione di San Bernardino da Siena. A prima vista, potrebbe sembrare anacronistico e di scarso interesse parlare di un francescano, seppur famoso, vissuto più di cinquecento anni fa. Ma se si riflettesse sulla capacità del santo d’influenzare le folle con la sua predicazione estremamente efficace, dovremmo riconoscere l’attualità di persuasione popolare sia per i temi proposti sia soprattutto per la forma e lo stile con cui venivano presentati nelle piazze. Un aspetto poco conosciuto, ma anch’esso di estrema attualità, è il suo pensiero positivo rispetto al denaro e agli imprenditori. Concezione opposta a quella del fondatore assisiate. Anche questa tematica verrà toccata durante la conferenza. Non va dimenticato che i seguaci di Francesco sono presenti a Civita Castellana fin dal 1230 e hanno lasciato almeno quattro monasteri dentro e fuori città. Su questo solco va anche evidenziato il periodo aureo pittorico del secondo Quattrocento quando i frati francescani furono committenti di tre opere importanti: il San Bernardino di Sano di Pietro di cui si parlerà nella conferenza; l’Adorazione del Bambino, attribuito ad Antoniazzo Romano; il Salvatore di Santa Susanna di scuola antoniazzesca. La conferenza di Racioppa proporrà anche il confronto tra alcune immagini del santo senese e la diffusione del suo trigramma ancora oggi visibile sulle facciate di alcuni edifici civitonici e su maioliche del secolo XV provenienti dal territorio.