Civita Castellana, giornata diocesana di fraternità

FIANO ROMANO (Roma) – Domenica 11 settembre a Fiano Romano, la sottosezione diocesana dell’Unitalsi e la Parrocchia di S. Stefano P.M., promuovono la “Giornata Diocesana di Fraternità” per anziani, persone sole, famiglie bisognose, immigrati ed emarginati, disabili e persone che vivono momenti di particolare difficoltà, con la buona intenzione di regalare sorrisi, emozioni e spensieratezze. Il tema della giornata scelto, è: “Andate a dirlo ai sacerdoti” perché contagiati dalla gioia dello stare insieme, per pregare e condividere un tempo prezioso, per vivere in compagnia esperienze che danno forza e l’energia necessaria per affrontare quei periodi in cui la vita non sempre ci sorride.
Per essere un giorno di festa, infatti, non si poteva dimenticare gli ultimi, di coloro che spesso sono lasciati soli dalla società e dall’indifferenza delle istituzioni.
Il programma della festa prevede alle 10.00 l’accoglienza dei partecipanti, sarà dunque, una intensa giornata vissuta dalle associazioni di volontariato, sempre pronte ad impegnarsi al massimo per il bene dei fratelli più bisognosi. Perché la fraternità è preghiera, coinvolgimento, amore, amicizia, comunione, gioia, semplicità. È tendere una mano verso il prossimo, che ci vive accanto e ritrovare l’amore di Gesù nel dolore dei malati.
Solidarietà, accoglienza, fraternità, simpatia, amore per il prossimo più indifeso: questi gli ingredienti della manifestazione dedicata agli ammalati e ai diversamente abili. Una giornata ricca di entusiasmo e buon umore, il tutto organizzato dai volontari dell’Unitalsi.
Alle 13.00 il pranzo comunitario, in cui l’atmosfera di preghiera si trasformerà in allegria data dalla semplicità di condividere i piatti dall’antipasto al dolce e dello stare insieme in amicizia e fraternità.
Alle 15.30 la concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo diocesano Mons. Romano Rossi. Nel pomeriggio è previsto anche un momento dedicato all’animazione che regalerà momenti di divertimento non solo agli ammalati ma anche tutti i partecipanti.
Le ragioni di questa iniziativa sono molteplici: è giusto favorire la piena integrazione nella comunità civile e religiosa delle persone diversamente abili. La fede in Gesù si manifesta nell’amore ai fratelli e fra questi specialmente nelle “membra che sembrano più deboli e sono le più necessarie” (1 Cor 12); Un modo di essere vicino e di offrire un contributo volontario per vivere il Vangelo nella quotidianità della vita, per dare spazio a quel profondo benessere che soltanto la carità è in grado di donare.
Un giorno diverso, in allegria e serenità, che riempirà i loro cuori e regalerà loro un sorriso.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE