Clima disteso di attesa, rispetto e di gioia all’incontro fra istituzioni e Facchini al Teatro dell’Unione (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- 3 settembre. È il giorno del Capodanno viterbese, della grande festa del trasporto della Macchina di Santa Rosa. Mentre Viterbo si colora di ragazzi e adulti che hanno già preso posto, con materassini, ombrelloni, asciugamani, al Teatro dell’Unione si sono riuniti i facchini insieme alle maggiori autorità religiose, civili e militari, ai rappresentanti della rete delle Grandi Macchine a spalla e delle istituzioni. Il comitato tecnico, le forze dell’ordine e di sicurezza hanno effettuato rigorosi sopralluoghi anche stamattina lungo il trasporto.

La Sindaca Chiara Frontini ha esordito:”Il patrimonio che noi cittadini viterbesi teniamo nel cuore è patrimonio dell’umanità intera. – Tutte le emozioni, il senso di comunità è il patrimonio immateriale dell’umanità. Vi chiedo di far sentire viva la tradizione con le 25 bambine. Lo dobbiamo a Viterbo sandro rossiche merita un grande trasporto.”
Grandi applausi e consensi per l’inserimento di mini facchini di sesso femminile nella Minimacchina del Centro storico. Del resto, le tradizioni si aggiornano ed è importante la parità di genere anche nelle feste popolari.
Il Vescovo ha affermato rivolgendosi ai Facchini:” Vi sono molto grato. Per me è il primo anno.Questa frenesia celebrativa l’ho potuta sperimentare attraverso un insieme di voci che mi hanno mostrato la realtà complessa che è la festa di Santa Rosa, che riguarda vari ambiti, coinvolge tutte le istituzioni”. Ha poi ricordato le tre parole che animano il trasporto:”Consapevolezza, fierezza e gioia”.
facchini 2Il presidente del sodalizio Massimo Mecarini, che ha introdotto l’incontro, ha affermato rivolto al Vescovo:” Sento la sua vicinanza”.

Il presidente della Provincia Romoli ha evidenziato la coralità e l’autenticità dell’iniziativa, nella festa più emblematica della provincia e ha ricordato due parole signigmficative: coralità e autenticità; ha ringraziato istituzioni, forze dell’ordine e facchini che hanno lavorato coralmemente per garantire la sicurezza e la coralità di chi ha partecipato alle iniziative. “L’ autenticità l’ho apprezzata anche alle cene dei Facchini. Tutti facciamo riferimento a Santa Rosa che scandisce anche i tempi della società viterbese con il fatidico “dopo Santa Rosa” .
” È una macchina non da guerra ma di pace. Che la serenità che contraddistingue oggi, possa sempre caratterizzare Viterbo.” Il consigliere dell’Enit Pappalardo ha parlato della vicinanza alla autorita 4festa quest’anno dell’Enit, che spera possa esserci anche in futuro, visto che tradizione, cultura, turismo, grandi eventi sono inscindibili.

Il consigliere Pappalardo ha poi ribadito:” Siamo noi a ringraziare voi”.

L’on Rotelli ha scherzato:” La politica, quando dice dopo Santa Rosa, dovrebbe rilevare anche l’anno, ricordando che alcuni impegni importanti non posdono essere rimandati. Ha poi affermato:” Ringrazio l’Enit. La città dà il meglio di sè in questi giorni. Vogliamo bene a questa città 365 giorni l’anno.”

incontro teatro santa rosa (9)Patrizia Nardi ha ringraziato i facchini di Santa Rosa per aver raggiunto uno degli obiettivi Unesco: la parità di genere. Ha poi ricordato i 10 anni di cammino Unesco e i 7 anni precedenti.

Luca De Risi ha posto l’accento sulla necessità di preservare queste feste e ha evidenziato come il vescovo Piazza sia subito entrato nel cuore della festa. “Avere Pastori vicino è fondamentale.- ha evidenziato – La rete delle Macchine è unita e coesa, come i Facchini. Raffaele Ascenzi, costruttore di Gloria, la tua macchina è spettacolare!”.
Vincenzo Fiorillo ha aggiunto:” Noi abbiamo dato tanto a questa Macchina. Abbiamo dato tutto. Nessuno degli.opetai si è mai tirato indietro nè con il cattivo tempo né in altre condizioni. Un grazie voglio dirlo alle nostre famiglie che ci hanno sopportato e supportato”.
incontro teatro santa rosa (11)Massimo Mecarini ha ringraziato I facchini “super”, ragazzi speciali che sono entrati a far parte del team.

Raffaele Ascenzi, visibilmente commosso, ha detto che le lacrime sono arrivate e arriveranno. Poi ha ricordato: “Abbiamo 50000 preghiere dentro la Macchina”.
È intervenuto dal palco anche il professor Morales che ha ribadito: “La Macchina è un esempio unico per la solidarietà. Condivido con voi le emozioni. Chiamarle macchine di pace è il messaggio più importante”.
vescovo e romoliÈ stato premiato Pino Loddo dopo 50 anni di trasporti al Pilastro. Gianni Baiocco, presidente del Comitato Centro storico ha affermato:”Vivo questo ambiente da quando avevo 3 anni e ringrazio tutti i membri del Comitato.” Ha inoltre ribadito le ragioni che hanno portato a inserire le ragazze nel trasporto.
È intervenuto Gianni Parcella di Palmi, che ha ringraziato le città unite nella rete delle Grandi Macchine a spalla. Qui impariamo ordine e unità”. Infine è stato il turno di Nello Celestini, che ha ripercorso la storia del Sodalizio.

Sono stati presentati i nuovi facchini che quest’anno hanno arricchito il gruppo. Fra essi Francesco Aspromonte e tre fratelli.

Daniele Sabatini ha proposto di cambiare il nome di Belcolle con ospedale Santa Rosa, come luogo di cura e speranza.
autorita 1Sul palco sono saliti infine il presidente dell’Avis Mechelli, il gen. Andrea Di Stasio, in rappresentanza di tutti gli uomini in divisa. Il generale ha parlato del sorvolo del Cuore di Santa Rosa sulla città, in particolare sui luoghi di dolore e speranza, un momento estremamente significativo e importante.
Massimo Mecarini ha ricordato che quest’anno è stato battuto il record con le cene del Facchini e ha incoraggiato i ragazzi come sa fare. “Rendiamo onore tutti a Santa Rosa! Voi siete i leoni di Viterbo.- ha evidenziato – Onoratela e onorate Viterbo. La nostra divisa resta cucita addosso tutti i giorni dell’anno”.

Il capofacchino Sandro Rossi ha detto:” Ho rassicurato il Prefetto, prima di salire sul palco. Ci siamo messi tutti intorno al tavolo. I facchini sono carichi, anche le 12 reclute, fra i quali 3 fratelli. Ciò che spinge una persona a fare il facchino è la vocazione. Il trasporto è attesa, pazienza, amore.” Poi ha mostrato una “grido inedito”, prima del consueto e tradizionale. “Semo tutte de ‘n sentimento? Evviva Santa Rosa!”. Sotto un sole cocente, fra gli applausi della folla già posizionata lungo il percorso è iniziato così il giro delle Sette Chiese. Tutto per Santa Rosa. Evviva!


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