Climate Change: riflessioni dalla Laudate Deum alla COP29 (VIDEO)

di CHIARA TOSARONI-

Climate Change: Riflessioni dalla Laudate Deum alla COP29. Questo il titolo del dibattito pubblico organizzato dalla Diocesi di Viterbo, che si è svolto questo pomeriggio, segnando una tappa significativa nel percorso di sensibilizzazione su uno dei temi più urgenti dei nostri tempi: la crisi climatica.
L’incontro, frutto della collaborazione tra l’ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro, l’Università della Tuscia, il Progetto Policoro e il Servizio di Formazione Socio Politico della Diocesi di Viterbo, si è svolto presso l’Aula Magna dell’Università Santa Maria in Gradi a Viterbo.
A moderare l’iniziativa l’Ing. Michelangelo Sberna, membro dell’equipe dell’Ufficio di Pastorale sociale e del Lavoro.
Al Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia, Stefano Ubertini, l’introduzione all’iniziativa.
Con un rimando alle parole di Papa Francesco contenute nella Laudate Deum e alla COP28, Ubertini ha posto l’attenzione sul tema della transizione energetica: “Se si deve andare avanti verso l’eliminazione dei combustibile fossili, questo è un passo decisamente significativo” .
“Avere dei momenti di riflessione e promuovere la lotta ai cambiamenti climatici, per la società e per l’Università, in particolare, sono un obbligo.” – ha concluso il Rettore.
A seguire i saluti del Vescovo di Viterbo Mons. Orazio Francesco Piazza: “E’ fondamentale che la consapevolezza del cambiamento climatico, oltre che essere scientifica, sia anche assunzione di responsabilità personale, sociale, economica e politica”. Questo l’augurio di Sua Eccellenza: “E’ necessaria una consapevolezza responsabile che ci guidi verso scelte, forse se costose oggi, piuttosto che impossibili domani”.
Seduti al tavolo dei relatori prof. Don Dario Vitali, ordinario di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, prof. Riccardo Valentini e prof. Enrico Padoan, rispettivamente ordinario di Ecologia Forestale e Ricercatore in Scienza Politica all’Università degli studi della Tuscia.
“È bello essere qui in un momento così difficile per la nostra società, in cui tutti dobbiamo stringerci attorno a problemi creati dall’uomo e che devono essere risolti per le future generazioni”-  così il prof. Riccardo Valentini in apertura al suo intervento.
Offrendo una panoramica sulla complessità dell’impatto climatico, ha proseguito: “Tra pandemie, conflitti e altre pressioni globali, è cruciale non perdere di vista il legame fondamentale tra l’uomo e la natura. La pace nel mondo dipende anche dal modo in cui ci rapportiamo al nostro pianeta. Mantenere il corretto funzionamento del nostro ecosistema è un obiettivo primario”.
La parola quindi a don Dario Vitali,  che ha coinvolto il pubblico facendo eco alle parole di Papa Francesco: “La questione climatica è un tema sociale, non si può scindere dall’umanità. Dovremmo avere cura di recuperare la capacità di entrare in questa svolta antropologica spinti da motivazioni anche spirituali”.

Infine, il professor Enrico Padoan ha preso la parola per illustrare la questione climatica ai tempi del populismo. Concludendo il suo intervento, ha precisato: “In laudate Deum si affronta il concetto di multipluralismo e si discutono questioni legate al potere, evidenziando come la risoluzione della crisi climatica implichi inevitabilmente la necessità di affrontare la ridistribuzione delle risorse e il ruolo delle società e delle istituzioni globali. Questi aspetti sono fondamentali per evitare che si consolidi un paradigma meritocratico che amplifichi le disuguaglianze”.
Il dibattito ha visto una partecipazione ampia da parte del pubblico di cui hanno fatto parte rappresentanti delle istituzioni civili locali, studenti universitari, membri della comunità ecclesiale e cittadini interessati.

 

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