ROMA— Sono oltre 13mila le imprese coinvolte nel settore degli odontotecnici, di cui oltre 2mila sul territorio di Roma. Sono i dati che emergono dall’indagine della CNA, che ha analizzato il comparto alla luce dell’importanza che questi artigiani hanno nel campo dell’ideazione e realizzazione dei dispositivi medici quali soluzioni personalizzate, funzionali ed estetiche.
Secondo i dati CNA, il 60% delle imprese registrate in Italia è costituito da ditte individuali, il 33% da società di persone e il 7% da società di capitali. Sul territorio di Roma, invece, si registra un dato in controtendenza: il 45% delle aziende è una ditta individuale mentre il 25% è un’Srl.
Oltre 8 mila sono le imprese odontotecniche osservate e presenti nella Banca Dati degli Indicatori Sintetici di Affidabilità (ISA) – la metà di queste sono iscritte e rappresentate dalla CNA. Gli addetti ammontano ad oltre 14,500 unità, di cui il 45% afferenti a ditte individuali, il 39% a società di persone e il16% a società di capitali. I ricavi si attestano ad oltre 70 milioni – in media – per le ditte individuali, ad oltre 130 milioni per le società di persone e ad oltre 370 milioni per le società di capitali, raggiungendo una media complessiva di oltre 110 milioni.
Alla base del lavoro dell’odontotecnico moderno, vista la complessità e la concorrenza del settore, ci sono la formazione continua e l’innovazione. Oggi, l’integrazione di tecnologie come il CAD/CAM (progettazione assistita da computer) ha trasformato il laboratorio odontotecnico in un ambiente altamente tecnologico, capace di offrire risultati di precisione impensabili fino a pochi anni fa.
Un settore spesso sottovalutato, ma che rappresenta una garanzia di qualità e professionalità per i cittadini che necessitano di cure mediche e conseguenti dispositivi medici su misura. L’odontotecnico, nella filiera del dentale, è quel saper fare che fornisce sicurezza e salute al servizio delle comunità.
Consideriamo che da una rilevazione dell’associazione dei dentisti italiani, il 34% dei rispondenti, cioè un italiano su tre, è stato dal dentista nel 2024 per cure odontoiatriche. C’è sempre più richiesta di cure odontoiatriche, a cui si legano le attività odontotecniche.
“Le innumerevoli iniziative e le attività introdotte dalla CNA, sia sul versante della rappresentanza che su quello dell’assistenza alle imprese di settore, denotano il ruolo primario che il settore assume, con elevata qualificazione, nella realizzazione protesica dentale.” Ha commentato Debora Bondavalli, Presidente nazionale CNA SNO Odontotecnici. “Un’interlocuzione, messa in campo dal nostro sistema, con le istituzioni nazionali e regionali e con i rappresentanti della filiera che ha evidenziato il ruolo strategico e insostituibile del comparto odontotecnico. Un lavoro che ci vedrà ulteriormente impegnati per valorizzare il lavoro e lo spazio professionale dell’odontotecnico”.
“Il nostro è un settore il cui DNA è costituito in netta prevalenza da micro e piccole imprese e che ha raccolto con alta professionalità le sfide tecnologiche e normative. L’elevata qualità nella produzione di dispositivi medici protesici ha reso irrinunciabile il ruolo degli odontotecnici all’interno della filiera del dentale. Anche grazie alle azioni di sistema della CNA, che rappresenta la metà delle imprese operative”, ha dichiarato Cristiano Tomei, Responsabile Nazionale CNA SNO Odontotecnici