Cocaina e telefono nel carcere di Rebibbia, Uspp: “Denunciato detenuto italiano”

ROMA – Riceviamo da Uspp Lazio e pubblichiamo: “Nella giornata del Green pass per il personale della Polizia Penitenziaria e non per i loro familiari, una vergogna tutta italiana, gli stessi agenti sono comunque riusciti a sospendere un traffico di stupefacenti e telefonini in carcere da parte di un detenuto italiano già recidivo presso il Carcere di Rebibbia. Un fatto che si associa ad altri fatti simili in tutti gli istituti italiani dove i detenuti continuano a ricevere in vari modi le sostanze stupefacenti per attività di spaccio all’interno dei bracci detentivi.

Soggetti che pur cambiando carcere per motivi di ordine e sicurezza, continuano a fare i loro traffici gestendo la loro rete esterna attraverso l’interlocuzione  con microtelefono.

Un’ attività che fortunatamente viene più volte intercettata dalla Polizia Penitenziaria che non finisce mai di indagare e cercare le giuste informazioni per fermare il traffico.

Detenuti che assumono Suboxone o psicofarmaci oppure attraverso fogli di lettere imbevute di sostanze più o meno illeciti che danno lo “sballo” in cambio di pacchetti di tabacco come pagamento del ricevuto spaccio.

Nel frattempo lo Stato attraverso i vertici DAP continuano ad avere nei confronti della Polizia Penitenziaria un atteggiamento contrario favorendo il NON GREEN PASS a favore dei familiari dei detenuti”.

 

 

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