Colle Verde, area sequestrata per liquami, la società presenta un progetto per depuratore

di REDAZIONE-

VITERBO- La società che gestisce l’area Acquabianca di Colleverde,  dove sono stati trovati liquami inquinanti, ha presentato al comune la proposta di realizzare un depuratore entro 60 giorni, nel corso dei quali verranno fatti gli allacci e la bonifica della zona. L’avvocato Giovanni Labate, legale rappresentante della società Colleverde, ha presentato la proposta all’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura con il prefetto Giovanni Bruno ed i rappresentanti del Comune di Viterbo: il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, gli assessori comunali Claudio Ubertini e Laura Allegrini insieme all’architetto Massimo Gai, dirigente dei lavori pubblici del Comune di Viterbo. Intanto l’area, una sorta di lago con i liquami venutosi a creare nel corso del tempo, resta sequestrata dai Carabinieri del Noe. Il tutto è venuto alla luce dopo l’interrogazione in consiglio comunale del consigliere Vittorio Galati. L’avvocato Labate ha spiegato che, pur essendo l’area sequestrata, la società potrà intervenire ugualmente visto che il depuratore non sarà collocato lì. Nell’area recintata e posta sotto sequestro, infatti, va fatta la bonifica.

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