Come continuare ad utilizzare ChatGPT in Italia nonostante il blocco (legale)

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

Il servizio di intelligenza artificiale ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è stato bloccato in Italia a causa di problemi relativi alla privacy degli utenti. La decisione è stata presa dal Garante per la protezione dei dati personali e della privacy e ha avuto effetto immediato nel nostro paese. Sebbene la vicenda susciti molte controversie, molti si chiedono se sia ancora possibile utilizzare il servizio in Italia. La risposta è sì, a patto di utilizzare diversi “trucchi” che ora vi spiegherò:

Una valida soluzione può essere l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network) che permetta di aggirare il blocco. Senza una VPN, il portale restituisce un messaggio che certifica l’impossibilità di usare il servizio e su Bing Chat (da poco integrata in Windows 11 con ChatGPT) vengono visualizzati solo risultati di ricerca correlati al posto della finestra di chat dell’AI.

Per utilizzare una VPN, è necessario installarne una e impostare un paese diverso dall’Italia per la localizzazione. Questo passaggio permette di simulare la presenza al di fuori dei confini italiani e di accedere nuovamente alla schermata iniziale del chatbot senza errori o blocchi.

Tra le varie disponibili, è possibile utilizzare Opera GX, un browser solitamente utilizzato per i videogiochi che include una VPN gratuita e illimitata. Una volta installato, è possibile abilitare la VPN andando nelle impostazioni del browser e attivando l’opzione “VPN” nella sezione “Privacy e sicurezza”. Selezionando un paese diverso dall’Italia, sarà possibile utilizzare ChatGPT come sempre. Esistono anche numerose VPN per smartphone anche se bisogna stare attenti soprattutto leggendo le recensioni che siano affidabili.

Essendo ChatGPT un progetto open-source, ovvero il codice sorgente può essere accessibile e modificato da qualsiasi utente che abbia competenze in merito, esistono altri applicativi di questo tipo anche scaricabili direttamente dallo store del telefono cercando ad esempio “chat gpt ai”. La maggior parte, però, richiedono una registrazione a pagamento dopo un numero di messaggi mandati all’intelligenza artificiale. E’ stato, però, recentemente sviluppato un sito dedicato proprio all’uso del bot in Italia, gratuito e senza bisogno di registrazioni. Si chiama “PizzaGPT”, dal nome può sembrare poco affidabile o una truffa ma posso assicurare che funziona correttamente (provato diverse volte) in quanto utilizza il codice sorgente di ChatGPT ma rendendolo accessibile anche dall’Italia in linea con le norme sulla privacy.

Con questi metodi sarà, quindi, possibile continuare a utilizzare ChatGPT legalmente in Italia nonostante il blocco.

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