Come si acquistano titoli azionari

Oggi sono numerosi gli italiani che si stanno interessando agli investimenti in titoli azionari. Questo avviene soprattutto perché internet ha reso più semplice non solo acquistare azioni, ma anche ottenere informazioni sulle stesse. Se in passato era praticamente obbligatorio avere un consulente di borsa, che manteneva i clienti informati sull’andamento dei mercati, oggi le cose funzionano in modo più semplice e con un inferiore numero di intermediari. Resta il fatto che per acquistare un titolo azionario è necessario rivolgersi a una società di intermediazione, che può essere dedita esclusivamente a questa attività, oppure può proporre anche altre tipologie di prodotti, come fa una banca o una società di trading online.

Acquistare azioni online
Veniamo alla questione principale: come si fa ad acquistare un titolo azionario. Come abbiamo detto, oggi questa attività si può fare presso diverse tipologie di intermediari. La principale è costituita dalle società di intermediazione mobiliare, conosciute anche come SIM, che si occupano di gestire il risparmio dei propri clienti e di proporre diverse forme di investimento, tra cui i titoli azionari. Oppure ci si può rivolgere alla banca presso cui si ha un conto corrente. Oggi diversi istituti di credito permettono ai propri clienti l’opportunità di investire utilizzando il servizio di home banking, scegliendo tra i diversi prodotti finanziari disponibili. Vi è poi un terzo modo: ci si può rivolgere a una piattaforma di trading, anche se non tutte propongono ai propri clienti la possibilità di comprare dei titoli azionari, per poi rivenderli. Per comprare le azioni sulla piattaforma eToro è necessario attivare un account di investimento; però lo stesso si dovrà fare in banca, o presso una SIM. Tutte queste realtà operano esclusivamente per i propri clienti.

Quanto costa comprare azioni
Il costo di questo genere di attività dipende dall’intermediario cui ci si rivolge. Solitamente le piattaforme di trading richiedono al cliente una piccola quota come pagamento delle attività svolte; tale quota è calcolata in percentuale sulla somma impiegata, questo per qualsiasi tipo di attività svolta. In Banca le cose stanno in modo leggermente diverso a seconda dell’istituto cui ci si rivolge. Solitamente si deve pagare un fisso annuale, per l’accesso agli strumenti di trading; oltre a questo ci sono delle commissioni per ogni attività svolta. Spesso queste commissioni sono fisse, qualche euro per ogni attività, indipendentemente dalla somma impiegata. Anche per le SIM la questione dei costi dipende dalla società cui ci si rivolge. In linea generale però è necessario pagare una certa somma per ogni affare svolto, sia in fase di acquisto che di vendita. Prima di investire piccole somme di denaro è importante valutare la somma da pagare per l’investimento, per non trovarsi a non riuscire a realizzare alcun guadagno.

Da dove arrivano i profitti
Nella compravendita di azioni i profitti possono provenire da due fonti: la vendita effettiva del titolo acquistato, il dividendo periodico. Il primo tipo di profitto dipende ovviamente dalla scelta del titolo azionario: se la quotazione sale, l’azione aumenta di valore. Per quanto riguarda invece i dividendi, non tutti i titoli azionari si comportano nel medesimo modo. Alcune azioni non danno diritto a dividendi, altre offrono dividendi prefissati più volte all’anno, altre ancora offrono dividendi effettivamente correlati all’attività aziendale della società emittente. Spesso l’avvicinarsi al giorno di pagamento dei dividendi porta i titoli azionari ad ottenere quotazioni particolarmente interessanti, visto che è proprio in questo periodo che gli acquirenti sono più interessati ad acquisire un’azione. Calcolando l’effettivo guadagno ottenuto dall’avere un titolo azionario e dalla sua possibile vendita si deve sempre considerare anche il dividendo, che in alcuni casi dà diritto a somme decisamente interessanti.

I.P.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE