VITERBO – Don Gianni Carparelli nel suo ultimo volume ci riconferma il suo itinerario formativo diretto ad individuare l’urgenza e l’opportunità di aprire la via per un cristianesimo adulto, orientato ad un reale cambiamento innovativo e radicale della nostra esistenza illuminata dal cristianesimo. Ciò, al di là del formalismo di una fede troppo tradizionale, fondata sulle astrattezze di una teologia o del tutto razionalizzata o ridotta a delle emozioni basate sull’immaginazione fantastica di favole frutto di un catechismo infantile. In particolare il tema affrontato questa volta è quello del difficile ed impegnativo tema dell’adorazione eucaristica. Questa questione di solito fa emergere la difficoltà di vivere in modo autentico la testimonianza di fede del cristiano. Infatti, la soggettività dell’impegno di fede di solito si risolve in una sacralizzazione soggettiva ed interiore dell’ostia separata dal mondo della vita e soprattutto dalla vera ed autentica sequela Cristi. Infatti, come chiarisce l’autore, che si inspira nei suoi lavori teologici al significato profondo della formula di consacrazione fate questo in memoria di me, è diretto a porre al centro dell’atto di fede e quindi anche e soprattutto all’atto di adorazione, la persona del Cristo nella sua presentificazione, ottenuta attraverso la memoria, per realizzare nel fedele adorante una testimonianza orientata all’imitazione del Cristo stesso, anche perché questa imitazione diventa vera testimonianza nel momento in cui ci identifichiamo con la persona di Gesù seguendo la sua parola e realizzando una sequela basata sull’imitazione della sua vita. In questo modo perciò il volume chiarisce come l’atto di adorazione realizza nell’interiorità dell’uomo adorante una vera unione esistenziale nella quale la parola di Cristo diventa la mediazione uditiva tra la vicenda sacrificale vissuta da Gesù e la nostra storia personale. Così, il messaggio di salvezza diviene di fronte alla memoria eucaristica un’occasione di conversione nella quale si realizza in noi e dà luogo ad una vera testimonianza con la scelta di divenire effettivamente seguaci di Gesù stesso, in un’autentica scelta di vita in cui il Cristo è il modello e il nostro comportamento è con tutte le difficoltà che comporta un tentativo di unirci a lui nella sua imitazione di vita. Così l’adorazione abbandona il mondo soggettivo dell’interiorità fantastica per calarsi anche in modo corporeo nella situazione storica e nelle vicende in cui possiamo veramente diventare costruttori di un mondo migliore. Pertanto la lettura di questo libro diventa uno strumento effettivo per dare un senso alla nostra preghiera e alla nostra azione storica di testimonianza cristiana.
Prof. Aurelio Rizzacasa