Il comitato pendolari ferrovia Roma Nord presenta esposto per disservizi treni

ORTE ( Viterbo) – Riceviamo dall’Ing. Fabrizio Bonanni,  comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord e pubblichiamo: “Il presente Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord porta all’attenzione dei destinatari del seguente esposto la situazione sulla tratta ferroviaria Roma-Civita Castellana-Viterbo, di proprietà dell’ente Regione Lazio e affidata in gestione a ATAC SPA, che è sempre più prossima al collasso. I quotidiani disagi che devono sopportare gli utenti della ferrovia con l’orario invernale aumentano a dismisura con la sempre meno nascosta volontà di sopprimere la tratta extraurbana (circa 80 km su 103) e che non tiene minimamente conto delle necessità degli utenti che si spostano nella capitale d’Italia, anche a luglio.

Come saprete la nostra tratta è divisa in parte urbana (da Roma-Piazzale Flaminio alla stazione di Montebello) e parte extraurbana (da Montebello a Viterbo, con due punti di rottura che di fatto troncano la linea alla stazione di Catalano). Attualmente, col nuovo orario sono previste circa 180 corse urbane giornaliere, ma nei fatti ne vengono attuate mediamente almeno un 20% in meno, attestandosi su un più realistico 130-150 corse urbane giornaliere. Abbiamo raccolto dati e testimonianze a sufficienza di cui  alleghiamo al presente esposto alcune parti importanti e che siamo pronti a fornire, nella sua totalità, alle autorità che ne facessero richiesta.

Relativamente alla tratta extraurbana, i treni sono stati dimezzati e spesso non vengono più garantite le corse bus sostitutive. Infatti ATAC, ha sostituito treni con autobus di linea, sempre con l’avvallo dell’ente regionale e sta attuando un orario di servizio palesemente inadatto alla sua corrente capacità, sia per numero di treni circolanti che per quanto riguarda il personale che li guida e governa.

Oggi, 5 aprile 2018 sono stati soppressi un terzo dei treni extraurbani (6 su 18) circolanti in orario normale , senza saperne le motivazioni. Praticamente dalle 7 alle 15 non ci sono stati treni tra viterbo e montebello e gli utenti hanno dovuto arrangiarsi con mezzi propri. (Allegato 1 figura 1).

Sempre oggi, 5 aprile 2018 sono avvenuti 4 incidenti automobilistici sulla via consolare Flaminia, dato che il traffico veicolare aumenta proprio a causa della mancanza di treni in fascia di grossa affluenza pendolare, complici anche le condizioni del manto stradale, della segnaletica e della inesistente illuminazione. Su questo la competenza è di Roma Città Metropolitana, che latita da mesi, nonostante le ripetute richieste di intervento urgente da parte di questo e altri comitati e dai sindaci dei comuni interessati dalla consolare.

Sempre oggi, 5 aprile 2018, ennesimo furto con danneggiamento alle auto in sosta al parcheggio di scambio alla stazione di montebello. E’ il quindicesimo caso segnalato dall’inizio del 2018.. Atac, anche se non fa le tutte le corse da orario, come da contratto, ci sembra  essere comunque remunerata per km percorsi, che di fatto non vengono realizzati, nonostante un contratto di servizio vigente da circa 80 milioni di euro annui (suddivisi per le tre ferrovie ex concesse). Chiediamo infatti se sia legale questo comportamento e se possa eventualmente configurarsi un reato in quanto le corse erogate (da vedere poi come vengono erogate, con treni perennemente in ritardo in partenza, fatte con treni senza aria condizionata e senza servizi igienici per la maggior parte) non corrispondono a quelle garantite. Non abbiamo evidenza infatti che l’ente proprietario e firmatario del contratto di servizio (Regione Lazio) applichi veramente le penali necessarie a ATAC SPA, anche nel rispetto del nuovo Codice degli Appalti.
Ricordiamo inoltre che la tratta extraurbana, che copre una distanza di circa 80 km sui 102 totali, è gestita con il sistema di sicurezza del giunto telefonico che, come i fatti di Andria e Corato hanno dimostrato, non sia il massimo come sistema per la tutela della sicurezza dei passeggeri. Per questo chiediamo di fare un approfondimento, coinvolgendo gli enti di riferimento per la sicurezza dei treni (USTIF e ANSF). Durante questi 6 anni di denunce e di esposti non abbiamo mai avuto una risposta che abbia poi portato a fare veramente qualcosa di DECISIVO per migliorare la sicurezza e il confort di viaggio dei nostri amici pendolari. Ci si ricorda del pendolare solo in prossimità delle elezioni amministrative, quando si tratta di chiedere il voto, è un dato di fatto. Parliamo di decine di migliaia di utenti trasportati al giorno, che hanno diritto, avendo pagato biglietti e/o abbonamenti, almeno a:
• viaggiare sui treni con la massima sicurezza e tranquillità • corse garantite dall’orario ufficiale di servizio • maggiori controlli a bordo del treno e in stazione • un maggior confort di viaggio • una maggiore e migliore comunicazione agli utenti da parte dell’ente gestore • poter parcheggiare la propria auto nei parcheggi di scambio senza la paura di subire furti, atti di vandalismo o violenze personali.
Abbiamo presentato recentemente un esposto alla Corte Europea per i diritti dell’Uomo per segnalare le indecenti condizioni di viaggio, al limite della comprensione umana, che coinvolgono gli utenti di una linea ferroviaria della capitale d’italia. E’ veramente vergognoso il modo in cui vengono trattati i pendolari della roma-civita-castellana viterbo e nessuno muove un dito, tranne questo comitato. DOVETE FARE TUTTO IL NECESSARIO per migliorare la condizione umana del pendolare, che paga un biglietto e un abbonamento per avere un servizio degno di un paese civile e che invece si ritrova quotidianamente catapultato nel terzo mondo dei trasporti pubblici!
Restiamo in attesa di avere notizie su quanto sopra richiesto e anche in caso di archiviazione del seguente esposto-denuncia”.

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