Commemorati i 550 anni della fondazione della Basilica della Quercia con una lectio magistralis del Prof. Enzo Bentivoglio

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Ricordati con una conferenza oggi pomeriggio, 20 settembre 2020, i 550 anni dalla Fondazione della Basilica di Santa Maria della Quercia. Le due date 1470-2020 rimarranno nella storia per avvenimenti che hanno portato la fondazione del più importante santuario in provincia di Viterbo e la pandemia del Coronavirus che ha stravolto il mondo intero.
Con una Lectio Magistralis il prof. Enzo Bentivoglio, docente emerito di Storia dell’architettura, ha reso partecipi tutti della storia che portò personaggi come Andrea Bregno, Giuliano da Sangallo, Andrea Della Robbia, a Viterbo per dar vita con le loro opere al Santuario di Santa Maria della Quercia. La conferenza, che si è svolta all’interno della Basilica, ha visto la presenza di Don Massimiliano Balsi, , rettore del Santuario, del Sindaco Giovanni Arena, dell’assessore alla cultura Marco De Carolis e di Margherita Eichberg, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale. Ha moderato l’incontro, Irene Temperini, responsabile della pro Loco di Viterbo e ideatrice della promozione e valorizzazione del santuario di Santa Maria della Quercia.
Molto apprezzato dai presenti è stato il video promozionale sul Santuario , a cura di Stefano Fiori, che nei suoi pochi minuti di presentazione ha messo in evidenza le bellezze e le caratteristiche della Basilica di Santa Maria della Quercia.

Ricordiamo di seguito la storia del Santuario di Santa Maria della Quercia che cominciò nel 1417 quando mastro Battista Luzzante fece dipingere l’immagine della Vergine Maria su di una tegola piana ad un pittore chiamato Monetto. Così iniziò il culto alla Madonna della Quercia e dei suoi miracoli, si ricorda nel 1467 quello di un cavaliere inseguito dai nemici che si gettò ai piedi della quercia dove era appesa la sacra immagine e divenne miracolosamente invisibile ai suoi inseguitori; altro miracolo fu quello della scomparsa di una pestilenza che in quello stesso anno sconvolse l’Alto Lazio e 30.000 devoti accorsero sotto la quercia ad invocare pietà e dopo una settimana di preghiera, inspiegabilmente, la peste cessò.
A seguito di questi avvenimenti, tra il 1467 e il 1469, si decise di costruire una chiesa e quindi fu edificato nel 1470 il primo Santuario. Grazie ai Padri Domenicani che la considerarono la loro protettrice, il culto verso la Vergine della Quercia si accrebbe sempre più e si espanse in tutta Italia ed anche in Europa. Nel 1867 papa Pio IX proclamò Basilica la chiesa della Quercia e nel 1873 lo Stato Italiano lo dichiarò monumento nazionale. Alla fine del XIX secolo l’architetto Vici modificò la struttura originaria del santuario, costruì un coro a catino e abbatté le pareti originali della chiesa, nel 1970 furono eseguiti lavori di restauro per riportare alla luce la struttura originale.

Questa è la storia della fondazione del santuario di Santa Maria della Quercia, invece dal punto di vista delle opere d’arte interne ed esterne da ammirare sono il soffitto del santuario a cassettoni ricoperto in oro progettato da Antonio da Sangallo e il tempietto marmoreo di Andrea Bregno che racchiude la tegola miracolosa. Da visitare è il chiostro e l’ex convento realizzati su progetto di Giuliano da Sangallo. I tre portali d’ingresso sono sormontati da lunette in terracotta, opera di Andrea Della Robbia: la lunetta centrale raffigura la Madonna della Quercia, le due laterali San Pietro e San Tommaso D’Aquino. Gli affreschi del Ghirlandaio ai lati del tempietto e alcuni altri affreschi della scuola di Sebastiano del Piombo. Da notare che all’ingresso della sagrestia vi é il pennone di una nave turca, cimelio della battaglia di Lepanto (1571), donato al santuario da Pio V.

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