Commosso commiato a Giulia Cecchettin: uniti contro la violenza di genere

di REDAZIONE-

La Basilica di Santa Giustina ha ospitato un toccante commiato per Giulia Cecchettin, la giovane studentessa di 22 anni vittima di femminicidio. La bara bianca, adornata da rose del medesimo colore di Giulia, è stata accolta da un applauso sommesso, mentre oltre 1.200 persone erano presenti nella chiesa per l’ultimo saluto. Il padre, Gino Cecchettin, ha espresso l’auspicio che la memoria di Giulia possa ispirare un impegno collettivo contro la violenza di genere. Gino Cecchettin ha ricordato Giulia come una giovane straordinaria, desiderosa di apprendere, che aveva assunto responsabilità familiari dopo la perdita prematura della madre. Ha denunciato il femminicidio come il risultato di una cultura che degrada la vita delle donne, esortando gli uomini a essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Il padre ha concluso con un commosso addio, promettendo di imparare a “danzare sotto la pioggia” in memoria di Giulia.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha ribadito l’importanza di riaffermare il valore e il rispetto della vita in ogni contesto durante la cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale.

La migliore amica di Giulia, Giulia Zecchin, ha letto un passo dal libro del profeta Isaia durante il funerale, sottolineando la spiritualità del momento. Numerosi rappresentanti delle istituzioni, inclusi il ministro Carlo Nordio, il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Padova Sergio Giordani, hanno espresso il loro cordoglio. Bandiere a mezz’asta e momenti di pausa nelle attività sono stati osservati in segno di lutto. Monsignor Claudio Cipolla ha evidenziato la necessità di trasformare il dolore in impegno per costruire una società rispettosa dei diritti fondamentali di ogni individuo. Ha chiesto agli uomini di essere agenti di pace e ha rivolto un pensiero anche a Filippo Turetta, l’ex fidanzato accusato dell’omicidio, auspicando la pace per il suo cuore. Il presidente Zaia ha chiesto un segnale corale contro la violenza di genere, proponendo l’uso di nastri rossi e fiocchi alle porte e finestre. Ha invitato le attività economiche a osservare un momento di pausa durante le esequie. All’uscita del feretro la grande folla ha dato l’ultimo saluto alla salma agitando in aria delle chiavi per fare quel rumore rispondendo all’appello della sorella di Giulia, di fare rumore, farsi sentire contro questi efferati delitti.

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