Comparto turistico-ricettivo, Peparello (Confesercenti): “Ripartenza puntando al ponte di inizio giugno”

VITERBO – Finalmente si riparte. Dopo il lungo lockdown a causa della pandemia e il rischio di madare a monte la stagione turistica del 2020, grazie alle linee guida diramate dalla Regione Lazio e ai fondi destinati ai comuni della fascia costiera e lacuali del Lazio, l’intero comparto turistico-ricettivo, che è stato il primo a chiudere e a subire ingenti perdite, può riprendere l’attività puntando innazitutto ad affrontare bene il lungo ponte dal 29 maggio al 2 giugno e contando sull’arrivo di una clientela regionale.

“Le linee guida della Regione Lazio – afferma Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale, responsabile per il turismo Area regionale – sono frutto di una lunga e costante concertazione tra la Regione e le associazioni di categoria fin dalla ripartenza di alcune attività economiche del 4 maggio. La ripresa a breve del lavoro da parte di alberghi, strutture extralberghiere e per il turismo all’area aperta, agenzie di viaggio e tour operator potrà far ottenere buoni risultati anche ad un indotto che è fondamentale  per i paesi della costa e lacuali a partire dal primo lungo ponte, quello che va dal 29 maggio al 2 giugno in cui è prevedibile una notevole mobilità in ambito regionale. Questo porterà gente sulle spiagge, nelle strutture ricettive, nelle seconde case, favorendo la crescita dei consumi. Da oggi, intanto, hanno ripreso la propria attività alcune strutture (guest house o affittacamere, ostelli per la gioventù, hostel, case e appartamenti per vacanze, case per ferie, bed & breakfast, country house o residenze di campagna, rifugi montani, rifugi escursionistici, case del camminatore, alberghi diffusi) e altre apriranno in maniera scaglionata. Importante – dice Peparello – è la possibilità offerta dalla stessa delibera regionale che consente di prolungare la chiusura serale oltre le 21,30 ai negozi di artigianato alimentare e di vicinato, come anche a bar e ristoranti. Fin da adesso è consentita l’attività escursionistica anche in forma professionale, rispettando la distanza di 2 metri tra i vari partecipanti. Il 25 maggio riapriranno le palestre e le piscine e i corsi individuali di musica, danza e teatro. Il 29 maggio sarà la volta degli stabilimenti balneari, di spiagge libere e delle attività ricreative sul demanio marittimo e lacuale, di campeggi, aree attrezzate per la sosta temporanea, villaggi turistici, parchi tematici, luna park e spettacoli viaggianti. E’ importante – sottolinea il presidente della Confesercenti di Viterbo – che nello svolgimento di queste attività vengano rispettate le norme imposte dalla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio e dalle disposizioni contenute nell’Ordinanza regionale. E’ naturale – aggiunge – che la ripartenza del settore turistico ricettivo, il più danneggiato dal lungo lockdown, sia lenta, almeno nel prossimo ponte, per la carenza di clientela nazionale e internazionale. Ecco perché come organizzazione di categoria abbiamo chiesto aiuti per il settore sia da parte dello Stato ma anche dalla Regione e dagli Enti locali. Confortanti – dice ancora Peparello – appaiono intanto le risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio come “Pronto Cassa” e somme a fondo perduto destinate a varie categorie del settore turistico alberghiero compresi agriturismo con alloggio, agenzie di viaggio e tour operator. Come anche importanti sono le risorse destinate ai comuni per l’avvio della stagione sia sulla fascia costiera, che nella zona lacuale per la riapertura delle spiagge libere. Si tratta di 6 milioni di euro per i comuni della costa e di un milione e mezzo di euro per quelli lacuali. Tra l’altro sia Tarquinia che Montalto hanno ricevuto un’ottima dotazione, tra le più importanti rispetto agli altri comuni della costa laziale. Ribadiamo – conclude Peparello – che c’è la necessità che gli interventi economici a favore dell’intero comparto arrivino con celerità per consentire agli operatori di far fronte ai costi da affronatre per l’apertura della proprie strutture”

 

 

 

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