Comunicato congiunto della Triplice Intesa di comitati pendolari ferrovie regionali ex concesse dopo l’incontro con la Regione Lazio del 15 Luglio 2021.

Roma –

Riceviamo e pubblichiamo

“Ieri abbiamo partecipato all’incontro chiesto col sit-in di protesta del 1° luglio sotto la sede della Regione Lazio, per lamentare continui disservizi e inefficienze, anche burocratiche, di ATAC, della Direzione regionale infrastrutture e mobilità e dell’Assessorato regionale, più affaccendato a fare proclami che ad ascoltare veramente i problemi dei pendolari delle tre ferrovie prima di prendere decisioni sbagliate.
Ecco le notizie negative, le uniche certamente VERE in tutto il contesto di chiacchiere ascoltate.
Nuovi 11 treni (soli 6 per la Roma Nord e soli 5 per la Lido): con una gara iniziata nel 2018, ancora da definire la valutazione tecnica dei punteggi e da aprire la busta dell’offerta economica; quindi i primi 2 arriveranno in linea nel tardo 2024, quasi per il Giubileo, poi gli altri in un altro anno e mezzo. Altri 3-5 anni d’attesa minimi.
La Roma Lido viaggia anche con soli 4 treni efficienti a giornata sui 14 che avrebbero a disposizione: la Regione dice 4 CAF300 in servizio, per noi sono 3 – la Regione dice che gli MA200 che possono viaggiare son 4, ma ieri nelle prime 5 ore della mattina han soppresso ben 17 corse sulle 44 che avrebbero dovuto fare.
L’Orario Ufficiale della Lido del 5 luglio non sarebbe “ufficiale”, poiché la Regione nega di averlo autorizzato ad ATAC, ma non si ricorda se ha diffidato ATAC a cambiarlo.
– Gli altri 4 CAF300 li ha fermati ANSFISA perché necessitano di manutenzioni straordinarie prevedibili da 1 anno e che dureranno mesi; devono ancora iniziare al Deposito di Magliana e solo per i primi 2 convogli.
La manutenzione straordinaria/revisione generale di 10 treni Alstom e 10 Firema della Nord e 7 MA200 della Lido è praticamente ancora tutta da iniziare (contratto d’appalto ancora da firmare a ditte esterne) tramite ASTRAL, con un primo contratto parziale finanziato che prevede l’invio di alcuni treni fino a Brindisi (2 alla volta – la prima spedizione d’un treno alla manutenzione non prima di agosto).
– Per la manutenzione ordinaria dei treni, per cui da anni ATAC è pagata dalla Regione coi 77 milioni + IVA del Contratto di servizio, + biglietti/abbonamenti + incassi accessori e senza penali (non sia mai!), stanno litigando con ATAC sull’utilizzo degli spazi del Deposito di Magliana nuova e per la Roma Nord ancora non è stato aggiudicato il rifacimento di quello di Acqua Acetosa.
Abbiamo ricordato alla Regione le innumerevoli volte dal 2015 in cui segnalavamo la crescente carenza di treni affidabili sulle due linee, ma le loro orecchie erano evidentemente chiuse: oggi è arrivata drammaticamente a galla la realtà, che dimezza il servizio extraurbano della Nord e quello della Lido!
-Dalle prossime settimane, certamente dalla ripresa di settembre, se non recuperano almeno 4 treni affidabili, coi 4 treni rimasti taglieranno il ramo basso e quello alto della Roma Lido, chiudendo all’esercizio le stazioni di Colombo, C. Fusano e Stella Polare, ma anche quelle di Basilica S.P. e Porta S.P.
La linea funzionerà solo tra Lido centro e EUR Magliana, con trasbordo su navette a Ostia, ma neppure han saputo dire quanti bus ci saranno e chi li dovrà assicurare se Cotral o ATAC, e col trasbordo sulla Metro B a Magliana, ma neppure han saputo dire se la Metro B a settembre reggerà l’afflusso quasi integrale dei passeggeri in arrivo da Ostia e Acilia.
Ma se vi sembrasse poco … finalmente iniziano, tramite Rete Ferroviaria Italiana, alcuni dei lavori alla infrastruttura finanziati dal Governo e previsti fin dal Patto per il Lazio dell’aprile 2016 (!). Il primo, l’installazione del sistema di “scattato” nelle sottostazioni elettriche della Lido, se fosse stato fatto nei tempi
giusti, avrebbe evitato il pericolosissimo incidente al treno CAF300 del 2 aprile 2021; gli altri, se iniziati negli anni giusti, avrebbero consentito di lavorare “in costanza di esercizio”, certo con disagi, ma senza interruzioni della Lido. Invece, ci siamo sentiti dire dalla Regione che, come per l’allaccio delle nuove gallerie della stazione di Flaminio sotterranea alla linea vecchia (quando sarà), anche per la Lido è assai probabile che da gennaio sarà “necessario” chiudere la ferrovia, tutta o a blocchi, per far lavorare meglio le imprese.
I Comitati Pendolari hanno detto all’Assessorato che non intendono accettare passivamente decisioni che scaricano incapacità e inettitudini del passato regionale su cittadini e passeggeri, costretti ad inventarsi un trasporto “alternativo” in automobile per la chiusura di servizi pubblici essenziali … per mesi.
Un indicatore del livello di inadeguatezza dei decisori politici e amministratori pubblici è misurato dalla frequenza e dalla durata dei servizi, impianti, trasporti, ecc., che “gestiscono” chiudendoli !
Sulla Roma Nord riducono il servizio chiudendo il tratto più affollato della linea, da Acqua Acetosa a P.le Flaminio, cosa di cui il 1° luglio dicevano ai manifestanti di non aver notizia; ancora ieri asserivano esser 2 settimane massime di stop, quando già ATAC aveva comunicato almeno 17 giorni di fermo, dal 23 luglio all’8 agosto per urgenti lavori agli scambi di Acqua Acetosa (salvo prolungamenti).
E’ entrato in vigore oggi un orario ridotto, fatto di confusionali navette sostitutive, di cui non conosciamo la capienza interna in periodo di variante Delta del Covid-19, che ATAC ha dovuto dare in appalto esterno per gestire l’emergenza trasporto. Si segnalano già i primi ulteriori disagi.
Per lo sblocco dei cantieri della nuova stazione Flaminio sotterranea il 1° luglio l’Assessorato comunicava al sit-in esser tutto “OK”, il cantiere “è attivo e mancano 36 mesi di lavori”, salvo veder pubblicate e non smentite notizie stampa in cui s’acclarava l’esatto contrario, con tanto di immancabile vertenza economica con le imprese di costruzione.
– Per la riapertura dei cantieri della nuova fermata di Acilia sud e di Tor di Valle, il 1° luglio mancava solo una “firma”: devono essersi persi la penna biro per firmare, ma certo ieri si son persi la memoria per parlarne.
-Per i cantieri del raddoppio da Riano a Morlupo, la gara del raddoppio Montebello-Riano, e molto altro ancora, le promesse sono sempre ad ANNI e non a mesi o settimane, segno del fatto che avevamo ragione anche su questo.
Ogni volta che li incontriamo in Regione spostano avanti i tempi delle cose pubblicizzate a mezzo stampa.
La Regione si è quindi dimostrata ancora una volta incapace di controllare il fornitore del servizio da lei stessa scelto, tra proroghe e mancate gare, fin dal 2006 e che resta ATAC almeno per tutto il 2021… ma ci aspettiamo sorprese pure per il 2022 visto l’andazzo.

Forse sarebbe meglio non fare più riunioni con loro e attendere gli eventi, ma riteniamo opportuno stargli col fiato sul collo, visti i risultati.”

Comitato Pendolari Roma Nord
Comitato Pendolari Roma Ostia
Sferragliamenti sulla Casilina

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE