Con il deposito dei rifiuti radioattivi la Tuscia non sarebbe più la stessa

Slow Food aderisce e partecipa il 25 febbraio alla Marcia per dire “no” al deposito nazionale sulle scorie nucleari. Slow Food prende posizione nel Lazio aderendo e partecipando alla Marcia “Tuscia in Movimento” in programma domenica 25 febbraio a Corchiano rispetto all’ipotesi di realizzare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari nella provincia di Viterbo, dove sono stati ritenuti idonei dalla società incaricata Sogin ben 21 siti sui 51 presenti nel resto d’Italia.

“Non possiamo rimanere indifferenti – dichiara Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio – di fronte alla possibilità che un territorio così fragile e al tempo stesso così ricco di biodiversità vegetale e animale possa essere considerato il luogo migliore per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di tutto il Paese. Significherebbe una ferita indelebile in grado di determinare effetti diretti e collaterali irreversibili e crescenti per questo ecosistema di cui non tutti hanno piena consapevolezza: la Tuscia non sarebbe più la stessa! Per questi motivi noi di Slow Food Lazio abbiamo deciso di partecipare compatti alla Marcia chiedendo il riesame dei siti che tenga conto anche di quei parametri legati alla sostenibilità per il territorio e la sua popolazione”.

“È un gesto forte che ci vede compatti – afferma Marco Tortolini, presidente di Slow Food Viterbo e Tuscia – insieme a tutti e 60 i Comuni del viterbese, i Biodistretti, la Provincia e tantissime associazioni, a difesa del territorio, delle nostre eccellenze agroalimentari, i Presìdi Slow Food e i prodotti dell’Arca (ce ne sono molti), del lavoro svolto dai nostri Cuochi dell’alleanza e della fatica di tanti produttori, senza dimenticare l’importanza della salute di noi tutti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Ansidoni, portavoce di Slow Food Costa della Maremma laziale: “Il nostro è un territorio caratterizzato dalla bellezza del paesaggio e dalla storia millenaria. È ormai un dato di fatto che la sua vocazione sia quella turistica e dell’agricoltura di qualità. Per questo riteniamo anacronistica la proposta di portare il sito di stoccaggio di scorie nucleari proprio nel cuore della Tuscia e quindi diciamo un NO netto e definitivo a questo scellerato progetto”.

La Marcia di domenica 25 febbraio partirà da Corchiano (ore 10), Vignanello (ore 9,30), Gallese (ore 9) e Vasanello, i Comuni dove si concentrano i siti ritenuti idonei a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, con arrivo previsto dopo 3-4 chilometri a piedi al Monumento Naturale Azienda Agricola Pratesi.

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